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seconda stagione - “telefilm su carta” by telefilm addicted

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  1. :swansong
     
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    Spellbook è un “telefilm su carta”, che partirà dal 5 Settembre alle 16:00 su Telefilm Addicted. Una sceneggiatura adattata a racconto, che ha lo stile e la forma di un telefilm. Si avvale di attori prestavolto, di luoghi esistenti (foto e immagini di posti reali, quindi), di colonna sonora, di score, è un vero e proprio lavoro mirato a far sembrare al lettore di guardare un telefilm. Sarà costruito ad episodi, a stagioni, è un esperimento per Telefilm Addicted, ma non è la prima volta che accade. Ho già scritto due “telefilm su carta” che hanno avuto un ottimo riscontro, si tratta di American High ed HOME.
    La serie è di genere sovrannaturale, e tratta una vasta gamma di creature presenti nel panorama supernatural televisivo e cartaceo.
    “Spellbook,” perché il vero protagonista di questo racconto è un libro, un libro di incantesimi scritto nel corso di anni di prigionia, un libro che serve, alla protagonista, per affrontare un determinato percorso.

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    seconda stagione
    Benjamin Whittermore: «Non hai mai fatto l’amore, vero?».
    Rose fa timidamente cenno di no con il capo.
    Benjamin Whittermore: «Vorrei essere dentro di te».
    Rose Wilson: «Vorrei che tu fossi dentro di me».
    I due si sorridono, complici, solo come due innamorati possono fare.


    «La mia amarezza nei confronti del genere maschile è il tema della giornata. Non volevo tirar fuori la mia Carrie Bradshaw, è semplicemente un pensiero comune qui a Twinswood».

    (Rose Wilson.)


    Bright: «La normalità va bene. Voglio dire, non possiamo lamentarci del fatto che ultimamente nessuno ha rischiato di morire, annegare, essere privato delle proprie ali…».
    Rose Wilson: «E’ stato come un “Previously On,” grazie Bright».


    «Alla prima ora stamperò gli inviti, alla seconda tutti sapranno della festa e domani su Instagram #ledasparty sarà un trend must!».

    (Leda DeLuc.)


    Leda DeLuc: «Immagino che allora dovremo andare a consegnare gli inviti di persona».
    Bright: «In una riserva piena di lupi mezzi nudi?».
    Leda e Bright si guardano, l’angelo accenna uno sguardo di piacere, mentre Leda è sicuramente meno riservata a riguardo.


    Lisandra: «Mi spieghi perché in questo secolo portate solo pantaloni».
    Rose Wilson: «Non è così».
    Lisandra: «Tu sì. Sempre in quei cosi».
    Rose Wilson: «Si chiamano Jeans».
    Lisandra: «Dovresti farti più carina. Mettere qualche abito.
    Rose Wilson: «Sai, a scuola ci si va in questo modo al giorno d’oggi. Tranne rare eccezioni, vedi tv show come Pretty Little Liars… o vedi Leda DeLuc».


    «Alla Twinswood High, Leda sta distribuendo gli ultimi inviti, si avvicina lentamente a due ragazze junior.
    Una di loro è Tiff, diminutivo di Tiffany, è una maga del computer e una patita di film indipendenti, nonché youtuber improvvisata. L’altra accanto a Tiff è Mary, decisamente diversa dall’amica, il nome le se addice in quanto nella scuola gira il rumor che sia vergine e che non la dia neanche dopo fatiche immani».


    Tiff: «Mary, l’aria da santarellina Joey Potter era divertente nel 1998, adesso è ora di cambiare».
    Mary: «Non sono una santarellina».
    Tiff alza gli occhi, quasi arresa.
    Tiff: «E’ per questo che ti chiamano la vergine Mary, come Tristin chiamava Rory nelle Gilmore Girls».
    Mary: «Non è vero che mi chiamano così».
    Tiff: «Oh, te l’assicuro, ti chiamano così».
    Mary: «Cosa c’è di male ad avere dei valori?».
    Tiff: «Non siamo in un episodio di Settimo Cielo, togli il bastone dal culo!».


    La porta si apre, Tatia è proprio lì.
    Tatia Whittermore: «Sabrina».
    Rose sospira, vuole restare calma ed affrontare questo dialogo con la giusta verve.


    Rose Wilson: «Mi servirebbe una foto di Benjamin, una foto su carta».
    Rose abbassa lo sguardo, imbarazzata.
    Tatia Whittermore: «Cosa vuoi fare, ti ci vuoi masturbare?».


    Benjamin Whittermore: «Quindi…».
    Rose sorride, imbarazzata.
    Rose Wilson: «Quindi».
    Benjamin Whittermore: «E’ passato un po’ di tempo».
    Benjamin pensa che sia una frase scontata, ma come poteva iniziare?
    Rose Wilson: «Già».
    Benjamin Whittermore: «Mi sei mancata».


    Benjamin Whittermore: «Quindi… stasera c’è quella cosa da Leda».
    Rose fa cenno di sì con il capo.
    Benjamin si morde il labbro, probabilmente è nervoso pensa Rose.
    Benjamin Whittermore: «Ti passo a prendere alle 20:00?!
    Rose non sa cosa sia la felicità, ma probabilmente ciò che sta provando in questo momento ci si avvicina particolarmente».


    Benjamin Whittermore: «Non lasciare mai la presa, qualunque cosa accada».
    Rose non ha dubbi sulla risposta.
    Rose Wilson: «Mai».


    Leda DeLuc: «Bright, instagrammami mentre fingo di divertirmi».
    Bright la guarda, confuso.
    Bright: «Instacosa?».


    Michelle: «Oh mio Dio».
    Leda DeLuc: «Cosa?».
    Michelle: «Guarda alla porta».
    Leda DeLuc: «Avevo detto che non era una festa in maschera. Perché si sono vestiti così, sembrano Cleopatra, Maria Antonietta…».
    Michelle: «Sono Cleopatra e Maria Antonietta… e gli altri vampiri reali».


    «Hey, regina, vuoi twerkare con me?».
    Uno dei lupi, ignaro, si rivolge a Maria Antonietta.


    «Sono stanco. Sono stanco di aspettare, sono stanco di aspettarti. Pensavo… pensavo di non meritarti, perché sei… sei Evan Morrison. Ma, alla fine, penso che sia tu a non meritare me. E ora devo andare ad abbracciare la mia amica».

    (Bright.)


    Tatia Whittermore: «Com’è andata quella stronzata di party?».
    Benjamin non risponde, resta semplicemente lì.
    Tatia Whittermore: «Benjie?».
    Tatia avanza nella stanza, si siede accanto al fratello. Lo fissa per qualche secondo e poi fa qualcosa che non fa da quando erano bambini: lo abbraccia.


    Rose Wilson: «E’ perfetto!».
    Bright e Leda guardano l’amica, confusi.
    Leda DeLuc: «Cosa?!».
    Rose Wilson: «Questo è ciò di cui avevo bisogno, un caso da risolvere!».
    Leda DeLuc: «Hey, Veronica Mars, io volevo che tornassi a scuola… non che cercassi di risolvere un giallo!».


    Evan si fa avanti nella stanza, lasciando la cartella a terra.
    Tatia Whittermore: «Tu cosa ci fai qui?».
    Benjamin Whittermore: «L’ho chiamato io!».
    Tatia guarda i due, confusa.
    Tatia Whittermore: «Immagino che io debba lasciarvi al vostro porno gay. Ci vediamo dopo!».


    Maria Antonietta: «Ho davvero fame! Possiamo passare alla colazione?».
    Matthew: «Datele le brioches!».
    Maria sorride, divertita dall’atteggiamento del vampiro.


    Rose Wilson: «Che succede?».
    Gabriel: «Siamo una squadra!».
    Bright: «La Scooby Gang».


    Tatia si siede al tavolo della Scooby Gang, con lo stupore di tutti.
    Bright: «Che diavolo sta succedendo al mondo?».
    Tatia Whittermore: «Oh, angioletto, puoi dire diavolo?».
    Bright: «Posso dire un sacco di cose».
    Tatia Whittermore: «Tuo fratello è ancora vergine?».


    Luke DeLuc: «Che succede?!».
    Luke è molto preoccupato, sente che c’è qualcosa che non va.
    Rose Wilson: «Niente».
    Ma Rose ricorda ancora la discussione che hanno avuto qualche ora prima. Odia discutere con Luke, odia non potergli chiedere aiuto, ma l’orgoglio è forte.
    Luke DeLuc: «Sei sicura?».
    L’amore, tuttavia, è più forte di qualsiasi orgoglio per Luke.


    Rose Wilson: «Ti ho amato. Ti amo. In modo ridicolo, sconveniente, imbarazzante, vero. Da brivido per quel messaggio o quella chiamata… per quello sguardo o quella parola in una determinata frase. Amo ogni singola cosa di te, amo il fatto che sei introverso, chiuso, che è difficile capire quello che pensi e quello che vuoi, amo il fatto che sei coraggioso e che sei sempre lì a proteggermi quando meno me l’aspetto. Mi sento ridicola, una ragazzina alla prima cotta, mi sento… sbagliata in tutto, mi sento impacciata. Penso che l’amore sia questo. Ti amo. Ti amo da impazzire. Da morire. In ogni singola forma e angolatura. Ti amo. E io mi odio per questo. Mi odio per come mi fai sentire; insicura, mai abbastanza, non troppo carina, non giusta. Odio il fatto che mi fai soffrire e che sembra che tu ne tragga piacere, odio cosa mi hai fatto, odio l’essermi dovuta sentire in quel modo, come se non ci fosse via d’uscita, come se non ci fosse nessuna consolazione a questo mondo, odio con tutta me stessa amarti così tanto perché… TU NON MI MERITI. Tu non meriti questo tipo d’amore perché sei incapace di darlo. Non voglio mai più sentirmi come mi sono sentita. Mai più. Nessuno mi ha mai fatto così male, e io non posso permetterlo più, perché voglio tornare ad amarmi. Probabilmente starò male, probabilmente adesso salendo in camera mia piangerò per tutta la notte, e continuerò a piangere domani e ancora dopodomani, per settimane, per mesi, diavolo forse per anni, ma per me finisce qui. Io non spenderò mai più di mia spontanea volontà un secondo a soffrire per te. Succederà, perché succederà. Ma non sarà perché ti cerco, non sarà perché lo voglio, non sarà perché voglio amarti e basta. Sarà solo perché sarà naturale. E quando finirà, allora sarò davvero libera. Ti voglio fuori dalla mia vita, per sempre».
    Benjamin ha gli occhi lucidi, il cuore gli batte così forte che potrebbe semplicemente esplodergli. Non ha mai provato così tanta difficoltà a controllare la trasformazione.
    Rose Wilson: «Buona notte, Benjamin».
    Benjamin Whittermore: «Rose…».
    Con il magone, ma con la consapevolezza di voler essere libera, Rose sale le scale che portano a casa Wilson girando le spalle a Benjamin, chiudendo la porta, non solo quella di casa.


    «Perché se potete essere felici scegliete sempre di non esserlo?».

    (Ania.)


    Facendo lentamente uscire il fumo dalla bocca, Benjamin accenna uno spensierato sorriso. Evan si tira su, velocemente, mettendo in evidenza, grazie anche alla manica corta della t shirt, quella “A” sul braccio.
    Benjamin Whittermore: «Ti sei fatto un tatuaggio?».
    Evan copre velocemente il tutto, guardando l’amico.
    Evan: «No. No… è…. è una sciocchezza».
    Benjamin Whittermore: «A per?».
    Evan: «Lascia stare».
    Benjamin Whittermore: «Sapevo che eri un fan di Pretty Little Liars!».


    [Riferito a Benjamin Whittermore & Luke DeLuc]
    I due si guardano: sono come due leoni in gabbia, pronti ad azzannarsi da un momento all’altro.
    Luke DeLuc: «Ascolta, se vogliamo trovarla, dobbiamo collaborare! Credimi, mi piace meno di quanto piaccia a te!».
    E di nuovo, gli sguardi si sfidano, si fanno la guerra, è un campo di battaglia.
    Tatia Whittermore: «Beh, quando avrete finito di giocare a chi ce l’ha più lungo potremo iniziare a cercare Sabrina!».


    Rose Wilson: «Trovati un hobby!».
    Matthew: «Voglio assaggiarti».
    Rose Wilson: «Allora fallo, hai il potere, giusto?».
    Matthew: «Ma non voglio questo. Vedi, se io ti costringessi, non sarebbe divertente. Devi farlo di tua spontanea volontà».
    Rose Wilson: «Beh, allora immagino che passeremo l’eternità in questo posto. Esiste un solo vampiro al quale ho dato il mio sangue, ed è ancora l’unico al quale lo darei».


    Leda DeLuc: «Gabriel, apri la porta!».
    Leda urla, furiosa, si sente in trappola. Non solo fisicamente ma anche in senso lato.
    Gabriel: «No, dobbiamo parlare!».
    Leda DeLuc: «Rose è in pericolo. Perché stai facendo questo? Vuoi che ti morda?».
    Gabriel: «Fallo. Mordimi e… baciami».


    Tatia Whittermore: «Sai, non penso che Rose sia in giro per la città. Qualcuno l’avrà rapita, come dice Luke».
    Peter: «Allora perché sei venuta?».
    Peter non guarda mai Tatia, non la degna del contatto visivo.
    Tatia Whittermore: «In realtà ancora no».


    Tatia Whittermore: «Sai Peter, sei un ipocrita».
    Peter: «Ah sì?».
    Tatia Whittermore: «Sì. Perché mi vuoi. Se non fossi così timorato di Dio adesso mi baceresti. Probabilmente mi scoperesti anche. Ma questo non è ciò che voglio. Ho sempre voluto di più. E la parte più triste…».
    Probabilmente non abbiamo mai visto una Tatia in questo stato.
    Tatia Whittermore: «La parte più triste è che non l’ho mai fatto con nessuno. Né ho mai ucciso nessuno, né ho mai tentato di uccidere qualcuno, né ne sento il bisogno o la necessità. La parte più triste è che sono qui preoccupata per Rose. Nonostante tutto, tu mi guarderai sempre in quel modo, come se fossi il nemico».


    Matthew: «Oh, vacci piano. Sono stanco di volare all’indietro».
    Rose Wilson: «Dammi il paletto».
    Rose si rivolge a Luke.
    Luke DeLuc: «Rose…».
    Matthew: «Oh, stai calma Buffy».


    Rose Wilson: «Io non posso, io non ci riesco se sei sempre qui. Non ce la faccio».
    Benjamin la guarda per qualche secondo, cercando di esprimersi, cercando di dire ciò che prova, semplicemente non ce la fa, semplicemente non ci riesce. Vorrebbe dire esporsi troppo, vorrebbe dire rischiare di metterla in pericolo.
    Benjamin Whittermore: «Allora non farlo!».


    [Rivolto a Rose Wilson] «Mi fido di te».

    (Luke DeLuc.)


    Tim: «Non da questo tizio. È pazzo. Ha strappato tutti i capelli di quella povera ragazza, facendola morire dallo shock».
    Anastasia, di nuovo, sobbalza.
    Lisandra: «Come è successo in quello store a Twinswood, la prima volta che ci siamo incontrati».
    Tim sorride, quasi divertito.
    Tim: «Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati?».


    Lisandra: «Sono contenta che Matthew non ti abbia fatto del male, te l’ho già detto?».
    Rose Wilson: «Sì, mi hai mandato un messaggio su WhatsApp».


    Anastasia: «Lui non mi lascia morire».
    Rose Wilson: «Chi non ti lascia morire?».
    Anastasia prova terrore nel solo pronunciare il suo nome.
    Lisandra: «Rasputin».


    «Negli occhi di Anastasia c’è una chiara malinconia. L’unica vita che vorrebbe vivere è la sua, e non le è permesso».


    Rose Wilson: «Non voglio scappare».
    Luke DeLuc: «Lo so. Ed è questo che fa la differenza».
    Queste sono proprio le parole che Rose aveva bisogno di sentire.


    Bright: «Cosa è successo?».
    Evan: «Io… io avevo bisogno di vederti.
    Di nuovo, Evan sembra non riuscire a stare fermo. Bright non riesce a capire.
    Bright: «Hai bisogno del mio sangue, giusto?».
    Evan: «No. Ho bisogno di te».


    Tiff: «Lui non vuole me, è questo il problema. La domanda è, qual è il tuo problema?».
    Mary tentenna, è assurdo pensarci, ma deve dirlo a qualcuno.
    Mary: «Mi piace un’altra persona».
    Tiff: «Oh Dio, chi è?! Mi sento come Perez Hilton alla ricerca della nuova mugshot di Lindsay Lohan!».


    Tatia Whittermore: «Hey, Charmed!».
    Rose si gira, riconoscerebbe quella voce ovunque. È la fastidiosa voce di Tatia. La strega alza gli occhi.


    Tatia Whittermore: [Riferita a Benjamin Whittermore] «Ben ha un problema».
    Rose sospira, fingendosi disinteressata, quando chiaramente non lo è.
    Rose Wilson: «Ben ha parecchi problemi».
    Tatia Whittermore: «Mettendo da parte la tua indole da donna indipendente, che fa molto Sex And the City e che sinceramente apprezzo, ho davvero bisogno che aiuti mio fratello».


    Bright: «Rose, Rose!».
    Bright arriva velocemente accanto alla strega.
    Bright: «Ho bisogno del tuo aiuto».
    Tatia Whittermore: «Mettiti in fila e prendi il ticket, Settimo Cielo!».


    Rose guarda Tatia, cercando di farle capire che deve andarsene.
    Tatia Whittermore: «Ok, American Horror Story: Coven, facciamo così. Quando ti pentirai di non aver aiutato il ragazzo che ami, non venire a piangere sulla mia vagina. Au revoir!».


    Matthew: «Sai qual è il significato del Bolero?».
    Più Matthew avanza, più lei indietreggia in un mix tra attrazione e paura.
    Mary: «Qual è?».
    Matthew: «E’ un crescendo. Parte piano, per poi aumentare sempre di più. È come la passione».


    Mary continua ad indietreggiare, mentre lui continua lentamente ad avanzare.
    Matthew: «A che punto è?».
    Mary: «Cosa?».
    Matthew: «Il bolero».
    Mary vorrebbe dirgli che è all’apice. Come è all’apice la passione che ribolle dentro di lei.


    Rose Wilson: «Ho un paletto incorniciato per te».
    Matthew: «Anche io ne ho uno per te, amore, ma non è di legno!».


    Evan: «Io, devo andare».
    Il vampiro esce velocemente in vamp speed, ed è vero, è una velocità superiore a quella di un normale vampiro.
    Matthew: «Wow. Finiremo come Willy il Coyote. Lo prenderemo nell’ultimo episodio!».


    Benjamin entra di prepotenza nella stanza. Sembra spaesato, confuso.
    Rose Wilson: «Vattene subito!».
    Benjamin Whittermore: «Posso dormire qui?».
    Rose Wilson: «Ho detto VATTENE!».


    Rose urla, furiosa, fuori di sé.
    Benjamin Whittermore: «Rose, ti prego».
    Rose Wilson: «No».
    Benjamin Whittermore: «Ti prego».
    Benjamin si avvicina lentamente, Rose non può più indietreggiare, il letto è proprio dietro di lei. Il ragazzo poggia la sua testa contro quella della strega, provocandole un attacco di panico.


    La voce del ragazzo è debole, è chiaramente disturbato da qualcosa, Rose lo sente, lo percepisce, lo vede.
    Benjamin Whittermore: «Ho bisogno di te. Ho bisogno di te».
    Nessuna ragazza è tanto forte da resistere a queste parole pronunciate dalla persona che si ama, neanche Rose.
    Benjamin Whittermore: «Solo stanotte».
    Le loro teste ancora non si lasciano. Rose lo guarda negli occhi chiari, finalmente.
    Rose Wilson: «Solo stanotte».


    «Bright è la cosa più bella che Evan abbia mai visto. Il vampiro lo pensa davvero, mentre accanto al letto dell’angelo, lo guarda mentre dorme. Potrebbe stare ore lì a guardarlo mentre dorme, potrebbe restarci tutta la notte. Ma sa che non può. Bright non sa che Evan è lì, che lo sta guardando, innamorato. Ma non importa. Evan lo sa. Quella è l’ultima cosa che vuole vedere. Bright è l’ultima cosa che vuole vedere».


    «Nel cuore della notte, si dice che le paure più remote possano emergere e strapparci dalla tranquillità dei nostri letti. Rose apre gli occhi, improvvisamente, dopo averli chiusi da ore ormai. Quando si erano addormentati, Benjamin era all’altro lato del letto, tremolante. Adesso non è più così. È attaccato a lei, come se fossero qualcosa che deve essere unito categoricamente. Rose si gira molto piano, non ha intenzione di svegliarlo, sembra dormire bene. Il ragazzo tiene le mani strette nella sue, come tiene lei stretta a sé, come in una morsa, una morsa piacevole, il respiro del ragazzo la calma e allo stesso tempo la eccita. Rose lo guarda in viso.
    Come può una cosa così bella, un viso così dolce, un ricordo così puro e una sensazione di pace…essere un qualcosa di malvagio? Non può fare a meno di chiederselo, non può fare a meno di guardare Benjamin ancora e ancora, mentre dorme, innocuo… e umano».


    «Nella distesa d’erba, il paletto che Evan ha tra le mani sembra quasi scomparire. Ma non è così, è proprio lì. Il vampiro lo guarda attentamente, cercando di ricordare il viso di Bright mentre dorme. È l’ultima cosa che vuole ricordare.
    Evan porta in alto il paletto, puntando il cuore, una volta sicuro di vedere Bright… e solo Bright nella sua mente, colpisce. Lo fa. Il paletto è nel cuore».


    Matthew: «Cosa vuoi dire?».
    Evan: «Con questa cosa, con l’essere marchiato.
    Matthew si abbassa, guardandolo dritto negli occhi».
    Matthew: «Beh… o l’abbracci… o combatti. Non c’è un’opzione numero 3!».


    «Rose apre gli occhi. La prima cosa che vede davanti a sé sono gli occhi azzurri… e aperti di Benjamin. Il ragazzo la tiene in vita, stretta a sé. Fa un grosso sorriso, facendo questo, gli occhi sorridono assieme a lui, ma succede sempre così».


    «Benjamin mi ha salvata. Mi ha salvata mentre ero in fin di vita, stavo affogando in un lago, si è tuffato, mi ha tirata fuori in preda al dolore più atroce, perché non poteva toccarmi, ha rischiato la sua vita per la mia. Ha ucciso suo padre, che certo, era Alec, ma era pur sempre suo padre. E lo ha fatto per me. Quindi… la prossima volta che mi guardi così… o che ti chiedi perché sono innamorata di lui o perché ho visto del bene in lui… Beh, ecco la risposta».

    (Rose Wilson.)


    Mary: «Cosa vuoi da me, Matthew?».
    Matthew: «Voglio tutto».


    Rose Wilson: «Allora perché siamo qui?».
    Leda DeLuc: «Perché saltare matematica è una regola di vita.
    Bright: «Io non volevo».


    [Riferito a Rose Wilson & Benjamin Whittermore] «Lo sguardo tra i due è elettrico, rabbia e passione, tormento e pace, serenità e agonia».


    Tatia Whittermore: «Ti piace Rose?».
    Ma Tatia lo segue.
    Peter: «Tatia, non ho tempo per questo.
    Tatia Whittermore: «Non posso crederci. Ma che diavolo ha quella ragazza, la vagina d’oro?!».


    Matthew: «Un ballo?».
    Rose guarda alla sua sinistra, Matthew è proprio accanto a lei.
    Rose Wilson: «Fai sul serio?».
    Matthew: «Certo che faccio sul serio».
    Rose Wilson: «Hai provato ad uccidermi».
    Matthew: «Oh, smettila con questa storia. È stato due giorni fa. E comunque, non l’avrei fatto».


    [Ballano]
    Matthew: «Sei davvero brava».
    Rose Wilson: «Anche tu».


    La voce di Benjamin la raggiunge, l’ha seguita.
    Rose Wilson: «No, ti prego».
    La ragazza si alza il vestito, tentando di non inciampare, continua a correre.
    Benjamin Whittermore: «Rose».
    Ma il demone la raggiunge, è ovviamente più veloce di lei.
    Rose Wilson: «Cosa vuoi?!».
    Rose si ferma, finalmente, girandosi disperata. E dopo una breve pausa…
    Benjamin Whittermore: «Non voglio più scappare».
    Il ragazzo afferra con forza Rose, portandola a se, il tutto accade così velocemente che Rose non si rende conto di cosa stia succedendo. Ma ecco che le loro labbra si toccano, finalmente. Ed ecco che la lingua di Benjamin tocca la sua; sa delle cose più buone del mondo, sa di libertà, sa di piacere, sa di forza, sa di passione. Le loro lingue si accarezzano e combattono allo stesso tempo, si baciano con dolcezza ma anche con forza, con amore ma anche con odio per ciò che devono sopportare, Rose afferra con rabbia il viso del ragazzo: è suo, è solo suo, e intende dimostrarlo con questo gesto. Continua a divorarselo, a mangiarselo, ogni singola fibra del suo corpo vuole essere sua. Benjamin, con foga, la spinge addosso agli armadietti, ma prima pone la mano dietro la sua schiena per non farle del male. Prende il controllo, la possiede con un bacio, lei è completamente e incondizionatamente sua in questo momento, e vuole che sia così.
    Ma quel bacio non può rimanere tra di loro. No, scatena un’energia così incontrollabile, che gli armadietti del corridoio principale della Twinswood High si aprono improvvisamente, il finestrone si fa in mille pezzi, un forte vento urla, Rose alza una mano, Benjamin la segue con la sua, la stringe addosso a quel freddo armadietto. I due continuano a baciarsi immersi in un mondo tutto loro, ignari di ciò che accade attorno quasi.


    Benjamin Whittermore: «Vuoi venire con me?».
    Rose Wilson: «Cosa?».
    Benjamin Whittermore: «Andiamo a casa mia».
    Le intenzioni del ragazzo sembrano chiare. La vuole nella sua totalità».
    Rose Wilson: «Io non mi fido di te».


    «Non dovete scegliere voi il mio angelo. Io l’ho già scelto. È Bright! Ma che razza di angeli siete se permettete violenza?».

    (Rose Wilson.)


    Leda DeLuc: «Siamo io e te».
    La vampira avanza verso le labbra del lupo, dandogli un bacio, lì, davanti a tutti. Gabriel ricambia, naturalmente. La coppia, perché di questo si tratta, e ormai è chiaro a tutti, conferma la relazione con quel bacio, Leda è pronta a lasciarsi il passato alle spalle e ad abbracciare… e baciare, il suo futuro.


    Matthew: «Tu sei come lui».
    Luke DeLuc: «Come Kurt Cobain?».
    Matthew annuisce, sorridendo, con i baffi da sangue.
    Matthew: «Tu vedi le radici delle persone».


    Luke DeLuc: «Perché l’hai vampirizzato?».
    Matthew guarda l’amico.
    Matthew: «Kurt Cobain?».
    Luke annuisce, leccandosi le labbra sporche di sangue.
    Matthew: «Nevermind era un cd così bello!».


    Rose Wilson: «Ma...».
    Leda DeLuc: [Riferita al bacio tra Rose Wilson & Benjamin Whittermore] «Ma il bacio è stato…».
    Rose la guarda, tentando di nasconderlo.
    Leda DeLuc: «Fuochi d’artificio?».
    Rose Wilson: «Fuochi d’artificio».


    [Rivolto a Rose Wilson] «Sai, ho saputo anche che sei molto impegnata. Luke, Benjamin. Insomma, parteciperei volentieri alla threesome se non fossi già ossessionato da una ragazza».

    (Matthew.)


    Rose Wilson: «Cosa vuoi Benjamin?».
    Benjamin Whittermore: «Non lo so».
    Benjamin si avvicina lentamente all’orecchio di Rose, sussurrandole.
    Benjamin Whittermore: «Forse voglio semplicemente sbatterti addosso agli armadietti e fare l’amore qui, davanti a tutti».


    Rose Wilson: «Devo andare».
    Benjamin Whittermore: «Sai, non è più divertente. L’intera faccenda del “ti odio e sei cattivo, quindi non te la do”».
    Rose non ci pensa due volte, gli dà uno schiaffo, lo fa davanti a tutti. L’attenzione è su di loro.
    Rose Wilson: «Ma come ti permetti?».


    [Riferita a Benjamin Whittermore]
    Rose Wilson: «Si è arreso».
    Rose chiude i rubinetti, asciugandosi il viso da sola questa volta.
    Rose Wilson: «Si è lasciato andare al demone».


    Matthew: «Oh, andiamo. Non vuoi farmi del male».
    Mary: «E tu vuoi farmi del male?».
    Matthew: «Non ti farei mai del male».


    [Rivolto a Rose Wilson & Luke Deluc]
    Matthew: «Finalmente vi ho trovati».
    I due si girano, distratti da Matthew.
    Matthew: «Ho fatto da cockblocker?!».


    Evan: «Non devi accettarmi così. So cosa sei. Tu sai cosa sono io».
    Bright: «Non mi interessa cosa sei. Non mi è mai importato. Mi interessa chi sei. E sei una brava persona».
    I due si guardano. Non c’è mai stato un momento più giusto. Lo pensano entrambi. Si avvicinano velocemente, pronti ad avvicinare anche le loro labbra.


    Luke DeLuc: «Non riesco a controllarmi quando ci sei tu nei paraggi».
    È una frase che sconvolge Rose. La sconvolge profondamente.
    Luke DeLuc: «Non sono spaventato dal fatto che ti amo…».


    Benjamin Whittermore: «Ho un messaggio per te».
    Benjamin prende velocemente il coltello da cucina e lo infila a sangue freddo nella gola di Anastasia. Il sangue schizza ovunque, sulle verdure, sulla sua faccia, la strega si accascia velocemente a terra.
    Benjamin Whittermore: «Do svidanja!».
    Il demone ha un sorriso stampato sulla faccia, colorato di rosso, intinge un dito sul sangue che scorre sul bancone, iniziando a scrivere sul tavolo bianco dell’isola:
    “Per Rose
    Con amore,
    Benjamin”.


    Una sorridente signora è seduta al bancone, pronta a ricevere l’uomo.
    Stephen King: «Buonasera!».
    «La solita stanza?».
    Stephen annuisce, le sue abitudini sono ben conosciute a Twinswood.
    «Ecco a lei le chiavi della 108».


    Rose Wilson: «Di che si tratta?».
    Matthew: «Di che parli, Sabrina Vita da Strega?».


    Mike: «Sei Vlad?».
    Robin: «No. Sono Robin, te l’assicuro».
    Mike: «Non sembri lui».
    Robin: «Solo perché non ho intenzione di farmi mettere più i piedi in testa da un cane».


    Tatia Whittermore: «Sabrina».
    Rose si gira, Tatia è proprio lì. Avanza verso di lei. Rose si alza, in modo da non far sentire l’eventuale conversazione a Leda e Bright.
    Rose Wilson: «Cosa ci fai qui?».
    Tatia Whittermore: «Tua zia Gerth mi ha detto che eri quei».
    Rose Wilson: «Meredith. Si chiama Meredith».


    Tatia Whittermore: «Posso dormire da Breda?».
    Rose Wilson: «Breda?».
    Tatia Whittermore: «La tua amica vampira».
    Rose Wilson: «È Leda».
    Tatia Whittermore: «Scusa, considero quei due come uno strano mix».


    Rose Wilson: «Benjamin mi ha mandato un messaggio. Vuole che lo incontri a Villa Whittermore».
    Luke la guarda, facendo cenno di no con il capo.
    Luke DeLuc: «Non puoi andare».
    Rose Wilson: «Devo andare».
    Luke DeLuc: «No, è una trappola. Vuole… vuole provocarti. Non cascarci».
    Rose Wilson: «Devo affrontarlo prima o poi, Luke».
    Luke DeLuc: «Allora fallo con me».
    Il vampiro prende la mano della ragazza, senza pensarci. Il suo tocco è confortante, è sicuro, la fa sentire al sicuro.


    Lisandra: «Ho detto: dimmi chi sei».
    Tim: «Oddio, è facile rispondere alla mia domanda.
    Lisandra: «Dimmi chi…».
    Tim: «Sono il padre di Rose».
    Lisandra guarda l’uomo, sconvolta.


    Luke DeLuc: «Beh, sei pieno di sorprese».
    Matthew: «Lo so, è il mio fascino».


    [Riferito a Rose Wilson] «Oh Lukie, la streghetta ha le tue palle tra le mani, e non nel modo in cui vorresti!».

    (Matthew.)


    Matthew: «Ok… ok. Sono qui perché tu sei chiaramente la Veronica Mars della magia ed io ho un caso».
    Rose Wilson: «Oh mio Dio… è morto qualcuno?».


    Matthew: «La tua amica Cassandra…».
    Rose Wilson: «Lisandra».


    «Beh… io devo proprio andare. Ho un massacro di streghe da organizzare».

    (Benjamin Whittermore.)


    Rose Wilson: «Beh, tu non decidi per me».
    Luke DeLuc: «Invece sì».
    Rose guarda Luke, sorpresa da quell’affermazione.
    Rose Wilson: «No. Nessuno decide per me».


    Rose prende due fette di pane e le apre, con un cenno della mano porta a sé il barattolo di burro d’arachidi.
    Lisandra: «Wow, stai diventando forte!».
    Lisandra avanza verso il bancone della cucina.
    Rose Wilson: «Far muovere un barattolo non grida esattamente “Merlino”».
    Lisandra: «Oh, era un bravo mago».
    Rose la guarda, sorpresa. È realmente esistito?


    Luke sistema i posti a sedere al castello DeLuc, rigorosamente davanti al caminetto. La Scooby Gang sta per arrivare e, come di consueto, tutto deve essere in ordine.
    Tatia Whittermore: «Prepari le sedie per gli Avengers?».


    Tatia Whittermore: «Ascolta Edward…».
    Luke la guarda, confuso.
    Tatia Whittermore: «Volevo… volevo…».
    Tatia sembra disgustata anche solo nel dirlo, ma deve.
    Tatia Whittermore: «Ringraziarti. Ringraziarti per l’ospitalità. Anche se lo stai facendo per Rose».
    Luke DeLuc: «È un piacere».


    Matthew: «Non brilliamo».
    Mary sorride, finalmente qualche nervo si rilassa.
    Mary: «Immaginavo».
    Matthew: «Ma a te piace Edward».


    Bright: «Non capisco ancora, come facciamo a lanciargli quella cosa addosso senza che ci stacchi la testa?!».
    Tatia Whittermore: «Settimo Cielo ha fatto una bella domanda!».


    Gabriel: «Amico? Quello non è più amico di nessuno. Ha ucciso due persone che conoscevamo».
    Tatia Whittermore: «Stai zitto, Jacob».


    Benjamin porta la mano avanti, scaraventando Alec contro la parete vicina alla finestra.
    Benjamin Whittermore: «Non puoi più minacciarmi. Non puoi più spaventarmi. IO SONO IL MIO RE».


    Rose Wilson: «Lasciaci».
    Rose si rivolge a Luke, con tono autoritario.
    Luke DeLuc: «Come, scusa?!».
    Rose Wilson: «Lasciaci soli».
    Benjamin Whittermore: «O unisciti a noi. Rose, ti piacciono le cose a tre?».


    [2002]
    Alec Whittermore: «Tu. Sei. Cattivo».
    Ma Benjamin non si arrenderà, non ancora.
    Benjamin Whittermore: «No. Non lo sono».
    Una lacrima riga il viso del ragazzo. Manterrà la promessa a sua madre.


    [2013 | Riferito a Rose Wilson]
    «Benjamin finalmente la vede. Sorride e non sa perché, fondamentalmente sta guardando la sua nemica mortale. Ma è solo una ragazza».


    Matthew: [Riferito a Rose Wilson & Benjamin Whittermore] «Avete fatto 50 shades?».
    Rose Wilson: «Smettila!».


    Matthew: [Rivolto a Rose Wilson] «Volevo solo farti ridere un po’».
    Rose lo guarda, particolarmente colpita da questa frase».


    Matthew: «Vuoi sapere se ciò che ho detto alla piccola Mary sia la verità?».
    Rose annuisce, è davvero curiosa.
    Matthew: «Beh, diciamo che è stata autodifesa».
    Rose Wilson: «Nel senso che... provi qualcosa per lei ma sei troppo duro per ammetterlo?».
    Matthew: «Oh, io sono sempre duro, Rosie».
    Matthew la guarda maliziosa, gliel’ha servita su un piatto d’argento.


    Matthew: «La natura ha permesso che in alcuni esseri umani si svuluppasse un gene speciale. Diverso».
    Rose Wilson: «Come gli X-Men?».
    Matthew: «Oh, non ti facevo una fan. Hai vuisto l’ultimo al cinema?».
    Rose Wilson: «Matthew!».


    Bright: [Riferito a Benjamin Whittermore] ««Potresti baciarlo».
    Tatia Whittermore: «Questo non Once Upon A Fottuto Time».
    Rose Wilson: «Ci stiamo lavorando, ok?!».


    «Oh, non ve l’ho detto? Prima che fossi un vampiro... io ero un angelo».

    (Matthew.)


    [Riferito a Matthew]
    «Let it go, let it go, can’t hold it back anymore».
    Il cellulare del vampiro squilla, distraendo il resto del gruppo. “Let it Go” di Demi Lovato è la sua suoneria.



    Benjamin Whittermore: [Riferito a Rose Wilson] «Lei è... è una a cui piace leggere. Una a cui piace perdersi nei libri».
    Tatia Whittermore: «Che sfigata!».
    Benjamin Whittermore: «No, è bellissimo. Sembra che si dimenticasse della realtà. Anche io vorrei avere un qualcosa del genere».


    [Rivolto a Evan] «Ok, Abercrombie, ora di togliere la maglia!».

    (Matthew.)


    Bright: «Sai, non sembri per niente un angelo!».
    Matthew: «Ma come, ho i capelli biondi e gli occhi azzurri».
    Bright: «Intendevo nei modi di fare!».
    Matthew: «Essere un angelo non vuol dire necessariamente avere un palo nel culo, Brighty».


    Evan: «Non per interrompere questa reunion di specie ma… possiamo sbrigarci?!».
    Matthew: «Bene. Baciatevi».
    Bright guarda Matthew, è già paonazzo in faccia.
    Bright: «Come, scusa?!».
    Matthew: «E’ questo il trucco».
    Evan: «Non ricordo un bacio di Benjamin, sinceramente».
    Bright: «E ci siamo già baciati una volta!».
    Evan guarda Bright, in imbarazzo.
    Matthew: «Ok, mi avete scoperto. Volevo solo vedere un bacio. Il porno gay è l’unica cosa che può rallegrare questa serata!».


    Rose Wilson: «Non stavo dicendo questo. Volevo ringraziarti, per tutto… Io, io non ce l’avrei mai fatta senza di te».
    Luke DeLuc: «Quando vuoi…».
    Rose Wilson: «Quindi vuoi una ricompensa».
    Luke DeLuc: «Diciamo che… un bacetto non sarebbe male».
    Rose lo guarda, sorpresa dalla richiesta.
    Rose Wilson: «Vuoi un bacio?».
    Luke DeLuc: «Solo se lo vuoi anche tu».


    Evan: «Andiamo, Lauren è … Lauren. Siete fidanzati da troppo tempo. Senza contare che ti sbatti regolarmente altre ragazze».
    Benjamin Whittermore: «Non più».
    Evan lo guarda, sorpreso.
    Evan: «Sei diventato fedele a Lauren? Il mondo sta davvero cambiando».
    Benjamin sorride.
    Evan: «In realtà, però, sei fedele a Rose».
    Benjamin Whittermore: «Devo fare qualcosa per lei».
    Evan: «Già, devi farlo».
    Benjamin Whittermore: «Potrei regalarle una biblioteca. Lei ama i libri».
    Tatia Whittermore: «Hey, potresti iniziare da una cena fuori o un braccialetto. Non c’è bisogno di andare nel territorio “La Bella e la Bestia” così velocemente».


    Matthew: «E’ stato bellissimo, eh?».
    Matthew mette in pausa il lettore dvd portatile. Frozen è appena finito.
    Benjamin Whittermore: «Per favore, uccidimi!».
    Matthew: «Beh, se neanche Frozen riesce a farti tornare buono… non so proprio come aiutarti, ragazzo!».


    «La strega la finestra e in lontananza il lago. Come può non pensare a Benjamin se tutto le ricorda di lui».


    [Lettera di Benjamin Whittermore a Rose Wilson] «Cara Rose,
    Mentre scrivo, mentre cerco di mettere su carta tutta la verità sento un vuoto nell’anima. Un vuoto che mi tormenta. Sento che me ne sto andando. Sento che Benjamin se ne sta andando. Ogni giorno è più oscuro, pieno di ombre, pieno di momenti che non conosco. Prima di andarmene del tutto, tuttavia, sento di doverti dire delle cose.
    Ti amo.
    Lo so, non te l’ho mai detto. Probabilmente per paura, probabilmente per la consapevolezza che non saremmo mai potuti stare insieme. È come quando non vuoi danneggiare un fiore calpestandolo. Non sono bravo con le metafore, né sono bravo con le parole. Ma sei una rosa che non posso cogliere. Non lo merito.
    Quindi, se ti sei mai trovata a pensare a questo, se ti sei tormentata interrogandoti su cosa provassi, ora lo sai. Ti ho amata dal primo momento che ti ho vista. E lo so, sembra una frase così stupida, ma è la pura, semplice e crudele verità.
    Il destino ci ha posto in parti opposte, amore mio. Ho provato a combatterlo ma è più forte di me.
    E ora me ne sto andando. Ed ora Benjamin sta scivolando in un buco nero dal quale non c’è ritorno. Mentre sono ancora aggrappato con le dita a questo mondo, ti chiedo un grande favore.
    Quando ero piccolo feci una promessa a mia madre. Non importa quanto sarebbe stata dura, non importa quale prova avessi dovuto affrontare, io dovevo gridare “NON SONO CATTIVO”.
    Probabilmente sono egoista, ma se mi ami… devi uccidermi.
    So che per te sarà difficile lasciarmi andare, ma devi.
    Se non sono io, allora non voglio essere.
    Chiudo questa lettera scusandomi. Scusandomi per ciò a cui ti ho sottoposta e ciò a cui ti sottoporrò quando non ci sarò più.
    Se mi ricorderai come demone o come il ragazzo che hai conosciuto al lago, quella è una scelta tua…
    Con amore,
    Benjamin».


    Benjamin guarda Luke, che da qualche minuto è davanti a lui.
    Luke DeLuc: «Perché mai?».
    Benjamin Whittermore: «Sono ufficialmente il cattivo della storia. Ora puoi avere lei».
    Luke DeLuc: «Non voglio che Rose mi scelga perché non sono te».
    Benjamin lo guarda, tra i due c’è uno strano rapporto, non si tratta di odio, è qualcosa che va oltre.
    Benjamin Whittermore: «E perché dovrebbe sceglierti, allora?».
    Luke DeLuc: «Escine fuori, Benjamin. Cazzo».
    Benjamin Whittermore: «Wow, ti ci metti anche tu ora».
    Luke DeLuc: «Puoi farlo. Fallo per lei».


    Rose Wilson: «Bevi da me. Bevi, Luke. Bevimi».
    Lentamente, le labbra di Luke iniziano a muoversi, facendo spazio alla lingua che lecca le deliziose gocce. È la cosa più buona che il vampiro abbia mai assaggiato, mentre torna lentamente ad aprire gli occhi, non può fare a meno di pensarlo.


    Luke stringe la sua mano in quella della strega, facendo pressione. Dopo qualche secondo alza il volto. Torna alla realtà.
    Luke DeLuc: «Rose…».
    I denti sono ancora fuori, il sangue gocciola ancora, ma a Rose non interessa. Istintivamente si pone avanti, debole, dandogli un bacio sulla bocca. A stampo, senza lingua, ma forte. È per dirgli che è contenta che è vivo, non riuscendo a formulare parole.


    «Andrà bene? Benjamin ha un esercito di super cattivoni! Noi siamo meno degli One Direction!».

    (Matthew.)


    Neanche i Dvd di Felicity sembrano aiutarla. Ben Covington non esiste.
    Mary Parker: «Fottiti, Felicity!».
    Matthew: «E se io fottessi te?».
    Mary sobbalza, spaventata. La voce è quella di Matthew e la riconoscerebbe ovunque. È proprio fuori dalla sua finestra. La ragazza si alza velocemente, aprendola.


    Matthew: «Per farla breve, una specie di cacciatrice».
    Mary si tira indietro.
    Mary Parker: «Prego?!».
    Matthew: «Non hai mai visto Buffy l’ammazzavampiri? È un classico, se vuoi ti presto i dvd».
    Mary Parker: «So chi è Buffy!».
    Matthew: «Quindi, ti sei mai sentita diversa? Hai mai fatto capitare le cose per caso quando eri arrabbiata oh…».
    Mary Parker: «Stai citando Harry Potter».
    Matthew: «Oh, adoro Harry!».


    Matthew: «Questa è la nostra prima apocalisse tutti insieme, sono così eccitato!».
    Matthew è accanto a Rose, il gruppo marcia sulla Twinswood High, cercano di arrivare lentamente alle porte delle scuola.


    Matthew: «Se sopravviviamo, Luke pagherà a tutti da bere!».
    Leda DeLuc: «Mi piace l’idea!».
    Matthew: «Questo è come il season finale della terza stagione di Buffy, tranne per la parte del Serpentone… almeno spero. Benjamin può trasformarsi in un serpentone?».


    Leda combatte con destrezza, Matthew non l’avrebbe mai detto.
    Matthew: «Mi piaci, Xena. Sei feroce».


    Il gruppo guarda in avanti. Gli incappucciati avanzano, e non sono pochi. Sembrano davvero un esercito.
    Gabriel: «Saranno un centinaio!».
    Lisandra: «Abbiamo un Wendigo, una strega, quaranta lupi, tre vampiri e una fottuta cacciatrice! ANDIAMO!».
    Matthew: «Ok, ora mi piaci!».


    Evan: «Uccidimi. Ti prego. Non potrei mai sopravvivere sapendo che ti ho ucciso io. Non me lo far fare, ti scongiuro Bright. Uccidimi!».
    Evan: «Bright…».
    Evan si ferma improvvisamente. Lo lascia andare. Bright si prende qualche secondo per respirare.
    Bright: «Che succede?».
    Evan: «È finita. È finita!».
    Bright lo guarda, confuso.
    Bright: «Cosa?!».


    Evan avanza verso l’angelo, velocemente, gli prende il capo e l’avvicina al suo. Lo bacia, lo bacia come se non dovesse esistere un domani. Lo bacia come una persona che ama. Le lingue dei due finalmente si incontrano per la prima volta. Bright prende il viso di Evan tra le sue mani e fa lo stesso. I due si divorano. Non si sono mai voluti così tanto. Si lasciano completamente andare.
    Evan: «Ti amo. Ti amo, ti amo, ti amo».
    Bright sorride, continuando a baciarlo ininterrottamente.


    «Anche Matthew è estremamente dispiaciuto, a modo suo si era affezionato a Rose».


    prima stagione

    (di Luigi Toto - Telefilm Addicted.)




    Edited by :swansong - 10/6/2014, 22:25
     
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  2. :swansong
     
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    ho ricreato il topic visto che l'altro era pieno e ho aggiunta la season finale :''')
     
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    A me Rose stava un po' antipatica e, quindi, vederla morta non mi è dispiaciuto ahahahahah
    Mi dispiace per Lisandra che temo sarà scossa da tutto, davvero tutto.
    Mi è piaciuto il fatto che abbia osato. Si sa, uccidere i protagonisti di qualsiasi opera non è di certo una cosa da poco.
     
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  4. :swansong
     
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    CITAZIONE
    A me Rose stava un po' antipatica e, quindi, vederla morta non mi è dispiaciuto ahahahahah

    è un po' morta in cu*o in certi momenti, nevvero? ahahahahahah
     
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    è un po' morta in cu*o in certi momenti, nevvero? ahahahahahah

    Puahahahahahah
    Forse era una degna erede di coloro che chiamano "fighe di legno".
    Ho visto sul blog dell'autore l'introduzione dei nuovi personaggi di spellbook 3: solo la descrizione di alcuni di loro mi ha fatto venir voglia di leggere di più! (:
     
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  6. :swansong
     
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    sì ho visto anche io qualche giorno fa e l'attesa si fa sempre più forte D:

    sono curiosissima di sapere di più sul sosia di Benjamin **
     
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5 replies since 29/5/2014, 21:44   92 views
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