penny dreadful

terza stagione

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  1. deeproller
     
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    terza stagione
    Victor Frankenstein: «Quando eravamo a scuola sognavamo, ricordi, di entrare insieme alla Royal Society trionfanti, presentando le nostre prove con una fanfara gloriosa. E come tutti quelli che ci odiavano e ci deridevano, sarebbero stati zittiti. E noi, entrambi eroi, avremmo conquistato il mondo e sconfitto la morte. Io ho conquistato la morte e ho creato dei mostri. Nessun mostro peggiore dell'uomo che ti sta seduto davanti. Non l'ho mai detto a nessuno».
    Henry Jekyll: «Sono tuo amico. Lo ero allora, lo sono adesso e per sempre».


    Vanessa Ives: «Avete bisogno di pazienti interessanti».
    Dr.ess Florence Seward: «Perché?».
    Vanessa Ives: «Per collezionarli».
    Dr.essa Florence Seward: «Per curarli».
    Vanessa Ives: «C'è qualche differenza?».


    [Rivolto a Victor Frankenstein] «Tu non vuoi uccidere Lily. Tu vuoi amarla».

    (Henry Jekyll.)



    [Rivolto a Victor Frankenstein] «E se io potessi renderla com'era prima? Prima che ti si rivoltasse contro? Prima che la sua malvagità emergesse? Cosa faresti se io potessi domarla? Addomesticarla. Lasciarle fare le fusa come un gattino sul tuo grembo. Cosa faresti? Lo vorresti?».

    (Henry Jekyll.)



    Vanessa Ives: «Avete un preferito?».
    Dr. Alexander Sweet : «Non per mi volontà, ma solitamente i rettili. Gli indesiderati. I casi ignorati, che restano a prendere polvere. Tutte le creature perse. Evitate. Qualcuno deve pur prendersi cura di loro. E chi se non noi?».


    Vanessa Ives: «Do you have a favorite?».
    Dr. Alexander Sweet : «Mostly the unloved ones, the unvisited ones. Cases that get dusty and ignored. All the broken and shunt creatures. Someone has got to care for them. Who shall be if not us?».


    «6 ottobre, 1892.
    Mio Caro Sir Malcom,
    non so se questa lettera vi giungerà mai, spero, però, durante una qualche avventura mozzafiato. Non voglio allarmarvi, ma non sono stata del tutto sincera nelle lettere precedenti. Non volevo farvi angustiare, o forse ho convissuto troppo a lungo con i segreti e ora ripongo fin troppa sicurezza in essi. Non va tutto così bene, qui. Mi sento depressa, isolata. Non ho voglia di uscire di casa. Mi sento annegare in un lento letargo nocivo, mi sento annegare nella mia stessa tristezza. Non ho notizie del signor Chandler. Credo sia quasi completamente sparito dalle nostre vite. Sento profondamente la sua mancanza. E' una ferita sempre aperta. Se credessi nelle antiche parole, pregherei per lui. Ciononostante, questo non fa più per me. Può darsi che sia questa l'origine dei miei turbamenti. Ho abbandonato la mia fede, oppure è essa ad aver abbandonato me. Per questo il mio futuro appare un lungo corridoio oscuro senza fine. Nella mia vita ho fatto cose per motivi che sembravano giusti. Persino morali nella loro violente immoralità. Ed ora mi trovo senza quel Dio dal quale ho sempre dipeso. Tuttavia, non avere paura per me. Io non ne ho. I vecchi mostri sono spariti. Le vecchie maledizioni si sono estinte nel silenzio e sebbene la mia anima immortale sia perduta, una parte ancora resiste. Io resisto. Firmo questa lettera con auspicio e come sempre con amore.
    Vanessa.
    PS. Non so se tu sia aggiornato su ciò che succede qui, ma è giunta voce che oggi sia morto Tennyson. Le campane ancora risuonano, tutte le bandiere sono a mezz'asta, vi sono ghirlande e nastri funerari ovunque. Londra è in lutto, è una città in lacrime. "Battete, stelle felici, insieme alle cose sotto di voi. Battete insieme al mio cuore, benedette più di quanto un cuore possa comunicare. Benedette, ma per qualche oscura corrente di dolore; che sembra attirare, ma così non sarà. Che tutto vada bene.
    Vada bene"».

    (Vanessa Ives.)


    «Non avere paura , figlio mio, guardami. Guardami. Raccontami di lei. Colei che chiami Vanessa Ives».

    (Dracula.)


    «Sposta il tuo capo. Mostra il tuo collo. Dammi la tua gola. Dammi il tuo sangue».

    (Dracula.)


    «Il mio nome è Dracula».

    (Dracula.)




    «Cosa non facciamo per amore».

    (Henry Jekyll.)



    «We shall have, my dear, a monumental revenge».

    (Lily Frankenstein.)


    Dr. Alexander Sweet : «Quando ero giovane pensavo di essere maledetto come Jules Verne. Lessi Ventimila leghe sotto i mari e mi fece venire tanta voglia di esplorare il mondo, di vivere come il Capitano Nemo con la sua spavalderia e il suo senso di libertà. Ma...».
    Vanessa Ives: «Ma?».
    Dr. Alexander Sweet : «Il nostro destino non corrisponde a quello dei nostri eroi, giusti?».
    Vanessa Ives: «Suppongo di no. E' alquanto triste».
    Dr. Alexander Sweet : «Ma se non possiamo essere come loro, possiamo seguirne l'esempio. E i vostri? I vostri eroi?».
    Vanessa Ives: «Giovanna D'Arco. L'ho conosciuta grazie a Shakespeare come la strega di Orleans. Poi ho letto Schiller e ho conosciuto la sua grande forza. E' morta per i suoi credo e il suo Dio, onesta con se stessa nonostante l'oscurità che la circondava. Si dice che cantasse sul rogo mentre stava per morire».
    Dr. Alexander Sweet : «Una fine tragica».
    Vanessa Ives: «Non credo. Ha sentito una voce e le ha creduto. Credere in qualcosa con così tanta sicurezza è un gesto eroico».
    Dr. Alexander Sweet : «Forse se ci avessi creduto di più avrei potuto viaggiare con Nemo».
    Vanessa Ives: «Cosa gli è successo nel libro? Non ricordo».
    Dr. Alexander Sweet : «Si narra di lui in molti libri, in realtà. La storia afferma che sia morto di vecchiaia in una grotta dimenticata nel sud del Pacifico. Ma io non ci credo. Io penso sia ancora vivo».
    Vanessa Ives: «Ad aspettarvi».


    «Non ho bisogno di un uomo che mi salvi».

    (Lily Frankenstein.)


    «Sarai carne della mia carne e sangue del mio sangue».

    (Dracula.)


    «Tell me. I am yours, tell me».

    (Justine.)


    Justine: «La pensano come voi, le suffragette».
    Lily Frankenstein: «No. I nostri nemici sono gli stessi, ma loro chiedono uguaglianza».
    Justine: «E noi?».
    Lily Frankenstein: «La supremazia».


    Lily Frankenstein: «Come si fa a realizzare qualcosa in questa vita? Con l'astuzia. Con la discrezione. Con il veleno. Con le gole tagliate silenziosamente nel cuore della notte. Con l'attento e silenzioso accrescimento del potere».
    Justine: «E quando si ha quel potere?».
    Lily Frankenstein: «Cosa fai quando hai radunato un esercito? Vai in guerra».


    [Riferito a Vanessa Ives] «Quando sarà spregevole. Quando sarà disperata. Quando mi implorerà. SOLO ALLORA! La faremo nostra».

    (Dracula.)


    Lily Frankenstein: «Per costruire un impero, si comincia con un solo soldato».
    Dorian Gray: «O se è una religione, con un solo credente».
    Justine: «E noi cosa siamo?».
    Lily Frankenstein: «Sei la prima, Justine. Ce ne saranno altre. Tu ci aiuterai a trovarle e a farle unire alla nostra grande impresa. Costruiremo un esercito».
    Dorian Gray: «Le puttane e le donne in rovina».
    Lily Frankenstein: «Le ripudiante e le impotenti».
    Dorian Gray: «Le evitate e le odiate».
    Lily Frankenstein: «Tutte quelle donne invisibili che si muovono in questa città senza essere viste. Le nostre soldatesse».
    Justine: «E poi?».
    Dorian Gray: «Il potere».
    Lily Frankenstein: «L'essere non più schiave di qualcuno».
    Dorian Gray: «Rivoluzione».
    Lily Frankenstein: «Libertà».


    «La libertà è una puttana che a fatta sdraiare su un materasso fatto di cadaveri».

    (Lily Frankenstein.)


    «Liberty is a bitch who must be bedded on a mattress of corpses».

    (Lily Frankenstein.)


    Dr.essa Florence Seward: «La mia antenata, la vecchia. Joan Clayton. Cosa ti direbbe?».
    Vanessa Ives: «Sii vera».
    Dr.essa Florence Seward: «Sii vera. Ne uscirai. Quando arriverai al cuore del tuo trauma, quando avrai trovato ciò per cui sei qui, non ti abbandonerei per nulla al mondo».


    [Mostrando a Vanessa Ives il suo riflesso allo specchio] «Questo è ciò che siete. Vi prego, non dimenticatelo».

    ("John Clare".)


    [Rivolto a Vanessa Ives] «Mi dispiace. Un giorno non lontano, nessuno vi toccherà a meno che voi non lo vogliate. O vi truccherà, o vi struccherà. Mai, mai più».

    ("John Clare".)


    Vanessa Ives: «Vorreste che vostro figlio sia diverso da com'è?».
    "John Care": «Voglio che sia felice».
    Vanessa Ives: «Ma se non lo fosse, vorreste che fingesse di esserlo?».


    "John Care": «Ero a casa ieri notte e stavo costruendo con mio figlio un modellino di una nave. E' una cosa che facciamo. E mi ha chiesto della nave. Ho detto che era un tipo di nave usata per esplorare i mari. E lui mi ha chiesto: "Dove si va ad esplorare, padre?" Così gli ho detto che si può esplorare ovunque, l'Oriente, il Perù. Persino il freddo Nord. E lui mi ha chiesto "Che cos'è padre?" E così gli ho detto che era un luogo completamente ricoperto di neve. Persino più a nord del nord della Scozia. E mi ha chiesto se ci abita qualcuno, lì. Così gli ho detto "No perchè fa sempre troppo freddo e ci si sente sempre soli. Nessuno abita lì" Ho iniziato a piangere e non riuscivo a fermarmi. Mio figlio mi ha tenuto la mano. Io non riuscivo a smettere di piangere».
    Vanessa Ives: «Perchè?».
    "John Care": «Perchè avevo capito che mi sbagliavo. Ci vive una persona, lì, nel posto in cui fa sempre troppo freddo e ci si sente sempre soli».


    «I realized I was wrong. One person does live there. Where it's cold and lonely all the time».

    ("John Clare".)


    [Rivolto a Vanessa Ives] «L'ultima persona che vedrete prima dell'intervento, sarà una persona che vi vuole bene».

    ("John Clare".)


    «Avete detto che diamo un nome alle cose cosicchè non ci spaventino. Lui non mi spaventa. Il suo nome è Dracula».

    (Vanessa Ives.)


    «Dopotutto, sono i nostri ricordi a renderci dei mostri. Non è così?».

    (Victor Frankenstein.)


    «Amo tutte le creature innocenti di questo mondo. Sono gli umani che odio».

    (Hecate Poole.)


    [Rivolta al signor Lyle] «Danzerò più spesso solo per pensare a voi».

    (Vanessa Ives.)


    «C'è solo un modo per difendersi dall'isolamento. Stare con le persone amate».

    (Catriona Hartdegen.)


    Catriona Hartdegen: «Dovete fidarvi della gente, Vanessa. Possono sorprendervi».
    Vanessa Ives: «O deludermi».


    Lily Frankestein: «La tristezza è parte di me. Non vi rinuncerei mai».
    Victor Frankestein: «Ma potresti tornare quella che eri».
    Lily Frankestein: «E la chiami gentilezza, quella? Ho sofferto a lungo per diventare quella che sono. Voglio che le mie cicatrici si vedano».


    Vanessa Ives: «Ogni volta che ho concesso il mio cuore a qualcuno, ha portato solo a catastrofi».
    Dr. Alexander Sweet/Dracula: «Che le catastrofi ci colpiscano allora».


    «E che le anime perse possano essere ritrovate».

    (Vanessa Ives.)


    «Ascolta, bambina. Posso buttarti fuori di qui come la donnaccia che sei, quando mi pare. E non pensare neanche per un attimo che le tue noiose bravate saffiche mi sconvolgano. Pensi di essere audace? Pensi di conoscere il peccato? Tu stai ancora imparando la lingua, io ho scritto il maledetto libro! Vuoi giocare con me, gattina? Allora mostrami i tuoi artigli».

    (Dorian Gray.)


    «Nessuno dovrebbe uccidere un membro della sua famiglia».

    (Sir Malcom Murray.)


    Dr. Alexander Sweet/Dracula: «Hai incontrato un uomo che voleva possederti per i suoi fini e invece si è innamorato. Ecco che uomo sono io. Sono un mostro».
    Vanessa Ives: «Anche ora provi ad ingannarmi. Tutti quegli anni. Tutti quegli attacchi diretti verso me e i miei amici. Verso la mia cara Mina, che è morta coi tuoi denti affondati nella sua gola! Come osi tu parlarmi d'amore?!».
    Dr. Alexander Sweet/Dracula: «Osa con me».
    Vanessa Ives: «Non chinerò il capo e non mi ciberò con le bestie. Non sarò mai tua serva!».
    Dr. Alexander Sweet/Dracula: «No. Non voglio che tu diventi la mia serva, Vanessa. Vooglio essere io a servire te».


    [Rivolto a Vanessa Ives] «Cos'è stata la mia vita? Nient'altro che una serie di identità grossolane in mondi volgari, da una tragedia all'altra, sempre in cerca dell'unica cosa che non potevo avere! Abbi pietà di me, per favore!».

    (Dr. Alexander Sweet/Dracula.)


    Dr. Alexander Sweet/Dracula: «Siamo entrambi ripudiati, Vanessa. Il mondo si volta con orrore. Perchè? Perchè siamo diversi. Orribili. Eccezionali. Siamo come solitarie creature della notte, non è forse così? Il pipistrello, la volpe, il ragno, il topo».
    Vanessa Ives: «Lo scorpione».
    Dr. Alexander Sweet/Dracula: «Le creature imperfette».
    Vanessa Ives: «Quelle che non vengono amate».
    Dr. Alexander Sweet/Dracula: «C'è un mostro che ti ama per chi tu sei davvero ed è qui davanti a te».


    «E' troppo facile essere mostri. Proviamo a essere umani».

    (Victor Frankestein.)


    Vanessa Ives: «Per favore Ethan, poni fine a tutto questo. Con un bacio».
    Ethan Chandler: «Con un bacio. Con l'amore».


    «C'era un tempo, in cui prato, bosco e ruscello, la terra e ogni essere comune a me sembravano ornati da una luce celestiale. La gloria e la freschezza di un sogno, non è più com'era prima. Mi giro ovunque posso di giorno o di notte. Le cose che ho visto, ora non posso più vederle. Ma c'è un albero di molti, uno, un singolo campo che osserva dall'alto, entrambi parlano di qualcosa che è passato. La viola del pensiero ai miei piedi ripete lo stesso racconto: dov'è scappato il barlume visionario? Dove sono ora, la gloria e il sogno?».

    (John Claire.)





    THE END





    prima e seconda stagione

    asko




    Edited by deeproller - 21/6/2016, 00:41
     
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