birdman

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. pïnkman
     
    .

    User deleted


    ZPHvRKx
    [Come Birdman] «Come siamo finiti qui? Questo posto fa schifo. Puzza di palle».

    (Riggan Thomson.)


    Riggan Thomson: «Quello è il peggior attore che abbia mai visto. Il sangue dall'orecchio è la cosa più convincente che abbia mai fatto».
    Jake: «Non è così terribile».
    [Pausa]
    Jake: «Ok, e' una merda».


    Riggan Thomson: «Trovami solo un attore, uno bravo. Kenny... Woody Harrelson!».
    Jake: «Sta facendo il prossimo "Hunger Games"».
    Riggan Thomson: «Michael Fassbender».
    Jake: «Sta facendo il prequel del prequel di X-men».
    Riggan Thomson: «E Jeremy Renner?».
    Jake: «Chi?».
    Riggan Thomson: «Jeremy Renner. E' stato nominato all'Oscar. Era il tizio di "Hurt Locker"».
    Jake: «Lui è uno degli Avengers».
    Riggan Thomson: «Cazzo, hanno messo pure a lui un costume?».


    Lesley: «Beh, Mike è disponibile».
    Jake: «Lo è? Pensavo stesse facendo...».
    Lesley: «Non più, lui...se n'è andato o... lo hanno licenziato».
    Jake: «Se n'è andato o è stato licenziato?».
    Lesley: «Con Mike, di solito, tutte e due le cose».


    [Parlando di Mike Shiner]
    Jake: «Oh mio dio, come fai a conoscerlo?».
    Lesley: «Condividiamo una vagina».


    Mike Shiner: «E lei parla?».
    Sam Thomson: «Sì. Riesce pure a sedersi, a rimanere ferma o anche a rotolarsi se ne hai bisogno».


    [Parlando di Mike]
    Riggan Thomson: «E' incredibile».
    Annie: «Già. Credo stia bevendo del vero Gin».


    Mike Shiner: «Hai sostituito il mio gin con dell'acqua?».
    Riggan Thomson: «Mike... Dai».
    Mike Shiner: «Dai, cosa?».
    Riggan Thomson: «Sei ubriaco».
    Mike Shiner: «Sono ubriaco? Certo che lo sono, si suppone che io lo sia. Perchè non lo sei anche tu? Questo è Carver. Lasciava un pezzo di fegato ogni volta che scriveva una pagina. Se devo bere gin, perchè cazzo me lo togli? Ascolta, rovini il periodo, rovini la storia e ti becchi pure la miglior battuta. E mi togli gli strumenti di cui ho bisogno. E dai, gente! Non siate patetici. Piantatela di guardare il mondo dallo schermo dei vostri cellulari abbiate una vera esperienza! A qualcuno gliene frega oltre a me? Insomma, tutto il set è finto, le banane sono finte. Non c'è un cazzo in questo cartone di latte. L'unica cosa reale di questo set è questo pollo. Allora lavorerò col pollo».


    «Sai l'ultima volta che sono andato a Los Angeles in aereo George Clooney era seduto poco più avanti di me. Con un bel vestito ed il suo mento sopraffino. Volando abbiamo beccato una terribile bufera. E l'aereo stava tremando. E... Tutte le persone a bordo stavano piangendo. Piangendo, pregando! No? Io ero seduto. Loro che piangono e io seduto. E pensavo... Oh no, domani mattina quando Sam leggerà il giornale ci sarà Clooney in prima pagina mica io. Capisci? Sai che Farra Fawcett è morta nello stesso giorno di Michael Jackson? Non ti sembra strano?».

    (Riggan Thomson.)


    Riggan Thomson: «Perchè ci siamo lasciati?».
    Sylvia: «Perchè mi avevi tirato addosso un coltello da cucina. E un'ora dopo mi dicevi quanto mi amavi».


    «Sai, solo perchè non mi piaceva quella commedia ridicola che hai fatto con Goldie Hawn, non significa che non ti amassi. Lo fai sempre. Confondi l'amore con l'ammirazione».

    (Sylvia.)


    «La popolarità è la piccola cuginetta troia del prestigio, amico mio».

    (Mike Shiner.)


    Riggan Thomson: «Sto cercando di fare qualcosa di significativo».
    Sam Thomson: «Non è significativo!».
    Riggan Thomson: «Lo è per me! Chiaro? Magari non a te o ai tuoi amici cinici, la cui unica ambizione è diventare virale, però per me... questo è... dio mio, è la mia carriera! E' la mia opportunità di fare qualcosa che importi per davvero».
    Sam Thomson: «Che importi a chi? Avevi una carriera, papà. Prima del terzo film dei fumetti. Prima che la gente si dimenticasse chi c'era sotto quel costume di uccello. Stai facendo uno spettacolo basato su un libro scritto 60 anni fa per migliaia di vecchi pieni di soldi la cui unica preoccupazione è dove andranno a prendere un caffè quando sarà finito. Solo a te importa questa merda. E ammettiamolo, papà... Non lo fai per l'arte. Lo fai per sentirti rilevante come un tempo. Beh indovina... C'è un intero mondo lì fuori dove la gente combatte per essere rilevante ogni giorno. E tu ti comporti come se non esistesse. Ci sono cose che accadono in un posto, che tu ignori! Un posto che, a proposito, si è già dimenticato di te! Insomma, chi cazzo sei te?! Odi le blogger, odi Twitter... Non hai nemmeno una pagina Facebook! Sei tu quello che non esiste! Fai questo perchè sei spaventato a morte, come tutti noi che non importi a nessuno. E sai cosa? Hai ragione. Non importi a nessuno. Non è importante, ok? Tu non sei importante. Abituati».


    Lesley: «Perchè non ho alcun rispetto di me stessa?».
    Laura: «Sei un'attrice, cara».


    «Riggan la tua pistola. E' ridicola. Riesco a vedere il tappo rosso. E sembri un bambino con un gioco di plastica quando me la punti addosso. Non mi sento minacciato. Per niente. Prendine una migliore, abbi un po' di dignità».

    (Mike Shiner.)


    [SAm è seduta sul parapetto, qualcuno grida dalla strada]
    Uomo dalla strada: «Salta!».
    Sam Thomson: «Leccamela!».
    Uomo dalla strada: «Ok! Saltami sulla faccia!».
    Sam Thomson: «Amo questa città».


    Sam Thomson: «Perchè ti comporti da stronzo tutto il tempo? Lo fai per inimicarti la gente?».
    Mike Shiner: «Probabile».
    Sam Thomson: «Non te ne importa un cazzo di gente come me e te?».
    Mike Shiner: «Non proprio».
    Sam Thomson: «Che figata».
    Mike Shiner: «Lo è? Non saprei».


    Sam Thomson: «Obbligo o verità?».
    Mike Shiner: «Verità».
    Sam Thomson: «Sei noioso».
    Mike Shiner: «La verità è sempre interessante».


    Sam Thomson: «Voglio farti un'altra domanda».
    Mike Shiner: «Lo hai già fatto».
    Sam Thomson: «Un'altra ancora».
    Mike Shiner: «Spara».
    Sam Thomson: «Se non avessi paura... cosa ti piacerebbe farmi?».
    Mike Shiner: «Ti strapperei gli occhi dal cranio...».
    Sam Thomson: «Che dolce».
    Mike Shiner: «...li infilerei nel mio cranio, e darei un'occhiata in giro così da vedere la strada allo stesso modo in cui la vedevo alla tua età».



    [A Mike Shiner] «Chi ti ha fatto quel livido? Potrebbe essere stato chiunque, suppongo».

    (Sam Thomson.)


    Mike Shiner: «Guardami. Di una cosa aveva ragione».
    Sam Thomson: «Quale?».
    Mike Shiner: «Che tu sei unica. Sai... tutto il tempo che sei stata qui hai cercato di renderti in ogni modo invisibile con la tua routine strampalata ma non ci riesci. Sei tutt'altro che invisibile, sei forte. Un gran bel disastro. Sei come una candela che brucia su entrambe le estremità. Ma sei bellissima. Nessuna quantità di alcol, droga, o cattivo atteggiamento lo nasconderanno».


    Sam Thomson: «Credi di essere pronto per la serata d'apertura domani?».
    Riggan Thomson: «Sì, sì. Beh... insomma... Le anteprime sono state un vero disastro, non riusciamo mai a finirle senza che ci sia un incendio o un'erezione. Sono al verde. Non dormo, non mangio. Per niente. E questo spettacolo sembra essere una versione miniaturizzata e deformata di me stesso che continua a tormentarmi. Che mi colpisce i coglioni con un piccolo martello. Scusa, qual era la tua domanda?».
    Sam Thomson: «Non importa».


    Tabitha Dickinson: «Non importa. Distruggerò il tuo spettacolo».
    Riggan Thomson: «Ma non l'ha nemmeno visto. L'ho offesa in qualche modo?».
    Tabitha Dickinson: «Direi di sì. Ha preso posto in un teatro che avrebbe potuto ospitare qualcosa di decente».
    Riggan Thomson: «Ok, chiaro...Non sai nemmeno se sia bella o meno... Io non...».
    Tabitha Dickinson: «E' vero. Non ho letto una parola, nè ho visto un'anteprima. Ma dopo la prima di domani, scriverò la recensione più negativa di sempre. E metterò fine al tuo spettacolo. E sai perchè? Perchè ti odio. E tutti coloro che rappresenti. Bambini egoisti e viziati. Senza alcuna preparazione. Senza verso. Incapaci di produrre vera arte. Che si danno premi fra di loro per dei cartoni animati e della pornografia. Che misurano il loro valore nei fine settimana. Beh, questo è il teatro... e tu non puoi venire qui e pretendere di scrivere,dirigere e fare il protagonista della tua propaganda. Senza passare prima da me. Buona fortuna».
    Riggan Thomson: «Ma che accade alla vita di qualcuno quando diventa un critico? Che scrivi, un'altra recensione? E' positiva? Lo e'? E' negativa? L'hai letta? Dammi qua...».
    Tabitha Dickinson: «Chiamerò la polizia».
    Riggan Thomson: «Ma che chiami, leggiamo un po'. "Orribile", orribile è solo un'etichetta. "Fiacca". Altra etichetta. "Marginale". Marginale, sul serio? Ti serve penicillina per curarti da 'sta roba. Altra etichetta. Tutte etichette. Etichetti tutto. Sei così pigra. Sei una pigra del cazzo. Sei una...sai che cos'è questo? Almeno sai che cos'è? No, non lo sai. Sai perchè? Perchè non riesci ad etichettarlo. Ti confondi con le vocine che hai in testa. Che ti dicono la verità».
    Tabitha Dickinson: «Hai finito?».
    Riggan Thomson: «Non ancora. Qui non si parla di tecnica. Di struttura. Non si parla di intensità. Sono solo opinioni di merda appoggiate da paragoni del cazzo. Scrivi solo qualche paragrafo. E non ti costa nulla. Non rischi nulla, nulla, nulla! Io sono un attore! Questa opera mi è costata tutto. Sai che ti dico... prendi questa recensione maliziosa e scritta male e infilatela dentro... a quel tuo culo rugoso».
    Tabitha Dickinson: «Tu non sei una celebrità. Che sia chiaro. Distruggerò il tuo spettacolo».


    [Come Birdman] «Oggi è un bel giorno. Dimenticati del Times. Il resto del mondo l'ha già fatto. Dai, su! Non sei un grande attore. A chi importa? Sei molto più di quello... Sei migliore di tutti quei coglioni del teatro. Sei una star del cinema! Sei dell'altro mondo. Non lo vedi? Hai passato la tua intera vita a farti una reputazione. E l'hai distrutta. Buon per te. Fanculo. Ritorneremo. Sono pronti per qualcosa di epico. Non glielo daremo! Tagliati quella barba patetica. Fatti una chirurgia. I sessanta sono i nuovi trenta, stronzo! Eri l'originale, amico. Hai piantato il cammino per tutti gli altri pagliacci. Dai alla gente quello che vuole. Un po' del vecchio porno apocalittico. "Birdman, Il ritorno della Fenice". Ragazzini che si cagano nei pantaloni. Un miliardo al box office, garantito. Avevi qualcosa in più. Avevi salvato le persone dalla loro noiosa e miserabile vita. Li hai fatti urlare, altare, cagare nelle mutande, tutto quello che devi fare è...[Riggan schiocca le dita e ci sono esplosioni, spari, soldati] Di questo parlo! Esplosioni, armi giganti, missili! Guarda quelle persone, guarda i loro occhi come brillano! Amano questa merda! Amano il sangue! Amano l'azione! Non questi dialoghi filosofici e deprimenti del cazzo! E la prossima volta che striderai...[Riggan stride] Il suono esploderà in milioni di timpani. Brillerai in migliaia di schermi in tutto il mondo. Un nuovo blockbuster. Sei un Dio. [Riggan comincia a volare] Lo vedi? Figlio di puttana. La gravità non si applica con te. Aspetta di vedere le facce di quelli che pensavano che fossimo finiti. Ascoltami. Mostriamogli di cosa siamo capaci. Dobbiamo mettere fine a tutto, con le nostre condizioni. Un grande gesto. Fiamme, sacrificio... Icaro. Ce la puoi fare. Mi senti? Tu sei... Birdman!».

    (Riggan Thomson.)


    Signora: «Ehi, lo fai per davvero o state girando un film?».
    Riggan Thomson: «Un film!».
    Signora: «Voi attori dite solo stronzate».


    «Io non esisto. Non sono nemmeno qui».

    (Riggan Thomson.)




    asko

     
    .
0 replies since 28/2/2015, 16:11   795 views
  Share  
.
Top