tutte le cosmicomiche

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  1. pïnkman
     
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    [Dal racconto "La distanza della Luna"]
    «[...] Era del colore della Luna; teneva l'arpa al suo fianco, e muoveva una mano in arpeggi lenti e radi. Si distingueva bene la forma del petto, delle braccia, dei fianchi, così come ancora la ricordo, così come anche ora che la Luna è diventata quel cerchietto piatto e lontano, sempre con lo sguardo vado cercando lei appena nel cielo si mostra il primo spicchio, e più cresce più m'immagino di vederla, lei o qualcosa di lei ma nient'altro che lei, in cento in mille viste diverse, lei che rende Luna la Luna e che ogni plenilunio spinge i cani tutta la notte a ululare e io con loro».


    [Dal racconto "Tutto in un punto"]
    «[...] Quanti eravamo? Eh, non ho mai potuto rendermene conto nemmeno approssimativamente. Per contarsi, ci si deve staccare almeno un pochino uno dall'altro, invece occupavamo tutti quello stesso punto. Al contrario di quel che può sembrare, non era una situazione che favorisse la socievolezza; so che per esempio in altre epoche tra vicini ci si frequenta; lì, invece, per il fatto che vicini si era tutti, non ci si diceva neppure buongiorno o buonasera».


    [Dal racconto "Giochi senza fine"]
    «Ero un bambino e già me n'ero accorto, - raccontò Qfwfq. - Gli atomi d'idrogeno li conoscevo uno per uno, e quando ne saltava fuori uno nuovo lo capivo subito. Ai tempi della mia infanzia, per giocare, in tutto l'universo non avevamo altro che atomi d'idrogeno, e non facevamo che giocarci, io e un altro bambino della mia età, che si chiamava Pfwfp».


    [Dal racconto "Lo zio acquatico"]
    «[...] Tutti costoro avevano qualcosa, lo so, che li rendeva in qualche modo superiori a me, sublimi, e che rendeva me, in confronto a loro, mediocre. Eppure non mi sarei cambiato con nessuno di loro».


    [dal racconto "gli anni-luce"]
    «una notte osservavo come al solito il cielo col mio telescopio. notai che da una galassia lontana cento milioni d'anni-luce sporgeva un cartello. c'era scritto: ti ho visto».


    [dal racconto "la spirale"]
    «[...] e in questo esprimermi ci mettevo tutti i pensieri che avevo per quella là, lo sfogo della rabbia che mi faceva, il modo amoroso di pensarla, la volontà di essere per lei, d'essere io che che fossi io, e per lei che fossi lei, e l'amore per me stesso che mettevo nell'amore per lei, tutte le cose che potevano essere dette soltanto in quel guscio di conchiglia avvitato a spirale».


    «[...] e in fondo a ognuno di quegli occhi abitavo io, ossia abitava un altro me, una delle immagini di me, e s'incentrava con l'immagine di lei, la più fedele immagine di lei, nell'ultramondo che s'apre attraversando la sfera semiliquida delle iridi, il buio delle pupille, il palazzo di specchi delle rètine, nel vero nostro elemento che si estende senza rive né confini».


    [dal racconto "priscilla. 1. mitosi"]
    «cominciamo allora così: c'è una cellula, e questa cellula è un organismo unicellulare, e quest'organismo unicellulare sono io, e io lo so, e ne sono contento. fin qui niente di speciale. adesso proviamo a rappresentarci questa situazione nello spazio e nel tempo. passa il tempo, e io, sempre più contento d'esserci, e d'essere io, sono anche sempre più contento che ci sia il tempo, e che nel tempo ci sia io, ossia che il tempo passi e io passi il tempo e il tempo passi me, cioè contento d'essere contenuto nel tempo, d'essere io il contenuto del tempo, anzi il contenente, insomma di segnare con l'esserci io il passare del tempo, e questo dovete riconoscere che comincia a mettere addosso il senso dell'attesa, d'una lieta speranzosa attesa, anzi, dell'impazienza, una festosa impazienza, una festosa eccitata impazienza giovanile, e insieme un'ansia, una giovanile ansia eccitata e in fondo dolorosa, una dolorosa insostenibile tensione d'impazienza».


    «[...] su questo stato di desiderio è meglio essere più precisi: si verifica uno stato di desiderio quando da uno stato di soddisfazione si passa a uno stato di crescente soddisfazione e quindi, subito dopo, a uno stato di insoddisfacente soddisfazione cioè di desiderio».


    «[...] difficile insomma definire in termini precisi l'indeterminatezza degli stati d'animo amorosi, che consistono in una gioiosa impazienza di possedere un vuoto, in una golosa aspettativa di ciò che potrà venirmi incontro dal vuoto,e pure nel dolore d'essere ancora privato di ciò per cui sto in impaziente golosa aspettativa, nello straziante dolore di sentirmi già potenzialmente raddoppiato per potenzialmente possedere qualcosa di potenzialmente mio, e ancora costretto a non possedere, a considerare non mio quindi potenzialmente altrui ciò che potenzialmente sto possedendo».


    [dal racconto "priscilla. 2. meiosi"]
    «vuoto separazione e attesa, questo siamo».


    «la storia che volevo raccontare è l'incontro di due individui che non ci sono, in quanto definibili solo in funzione di un passato o di un futuro, passato e futuro la cui realtà è reciprocamente messa in dubbio. oppure è una storia che non si può separare dalla storia di tutto il resto di ciò che esiste, e quindi dalla storia di ciò che non esiste e non esistendo fa sì che ciò che esiste esista».


    (di Italo Calvino.)


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    Edited by rossochiaro - 29/1/2015, 11:02
     
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  2. rossochiaro
     
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    new quotesssss! (:
    CITAZIONE
    [Dal racconto "Giochi senza fine"]
    Ero un bambino e già me n'ero accorto, - raccontò Qfwfq. - Gli atomi d'idrogeno li conoscevo uno per uno, e quando ne saltava fuori uno nuovo lo capivo subito. Ai tempi della mia infanzia, per giocare, in tutto l'universo non avevamo altro che atomi d'idrogeno, e non facevamo che giocarci, io e un altro bambino della mia età, che si chiamava Pfwfp.

    CITAZIONE
    [Dal racconto "Lo zio acquatico"]
    [...] Tutti costoro avevano qualcosa, lo so, che li rendeva in qualche modo superiori a me, sublimi, e che rendeva me, in confronto a loro, mediocre. Eppure non mi sarei cambiato con nessuno di loro.
     
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  3. :swansong
     
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    non lo conosco questo libro di calvino! come è?

    ps. aggiungo subito :3
     
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  4. rossochiaro
     
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    mooolto molto strano! il libro è una raccolta di racconti abbastanza paradossali e umoristici, legati al cosmo, allo spazio, alle galassie, alla creazione dell'universo, al tempo, allo spazio.. (vedi infatti il titolo cosmi-comiche). sono molto particolari, se hai voglia di qualcosa di completamente nuovo, leggitelo. poi io amo calvino in tutte le sue forme haha, sono sempre molto di parte con lui.
     
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  5. pïnkman
     
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    (Grazie mars per aver aggiornato (: )

    CITAZIONE (rossochiaro @ 22/12/2014, 13:00) 
    mooolto molto strano! il libro è una raccolta di racconti abbastanza paradossali e umoristici, legati al cosmo, allo spazio, alle galassie, alla creazione dell'universo, al tempo, allo spazio..

    Ah allora lo aggiungo subito alla lista dei libri da leggere!! :smile:
     
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  6. :swansong
     
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    ma figurati vale ♥

    CITAZIONE (rossochiaro @ 22/12/2014, 13:00) 
    mooolto molto strano! il libro è una raccolta di racconti abbastanza paradossali e umoristici, legati al cosmo, allo spazio, alle galassie, alla creazione dell'universo, al tempo, allo spazio.. (vedi infatti il titolo cosmi-comiche). sono molto particolari, se hai voglia di qualcosa di completamente nuovo, leggitelo. poi io amo calvino in tutte le sue forme haha, sono sempre molto di parte con lui.

    cavolo non pensavo che avesse scritto anche dei libri così eccentrici... ci farò un pensierino :8D: :8D: :8D:
    il mio suo libro preferito rimane il barone rampante ♥
     
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  7. rossochiaro
     
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    CITAZIONE (pïnkman @ 25/12/2014, 00:50) 
    Ah allora lo aggiungo subito alla lista dei libri da leggere!! :smile:

    vaai così! (:
    CITAZIONE (:swansong @ 26/12/2014, 18:47) 
    cavolo non pensavo che avesse scritto anche dei libri così eccentrici... ci farò un pensierino :8D: :8D: :8D:
    il mio suo libro preferito rimane il barone rampante ♥

    nemmeno io ci credevo subito, però in effetti più lo leggi e più ci ritrovi quell'umorismo semplice ma bellissimo che è di calvino. davvero davvero bello.
    anyway, appena ho un altro mucchietto di citazioni posto tutto (:
     
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  8. rossochiaro
     
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    CITAZIONE
    [Dal racconto "Gli anni-luce"]
    Una notte osservavo come al solito il cielo col mio telescopio. Notai che da una galassia lontana cento milioni d'anni-luce sporgeva un cartello. C'era scritto: TI HO VISTO.

    CITAZIONE
    [Dal racconto "La spirale"]
    [...] E in questo esprimermi ci mettevo tutti i pensieri che avevo per quella là, lo sfogo della rabbia che mi faceva, il modo amoroso di pensarla, la volontà di essere per lei, d'essere io che che fossi io, e per lei che fossi lei, e l'amore per me stesso che mettevo nell'amore per lei, tutte le cose che potevano essere dette soltanto in quel guscio di conchiglia avvitato a spirale.

    CITAZIONE
    [...] E in fondo a ognuno di quegli occhi abitavo io, ossia abitava un altro me, una delle immagini di me, e s'incentrava con l'immagine di lei, la più fedele immagine di lei, nell'ultramondo che s'apre attraversando la sfera semiliquida delle iridi, il buio delle pupille, il palazzo di specchi delle rètine, nel vero nostro elemento che si estende senza rive né confini.

    CITAZIONE
    [Dal racconto "Priscilla. 1. Mitosi"]
    Cominciamo allora così: c'è una cellula, e questa cellula è un organismo unicellulare, e quest'organismo unicellulare sono io, e io lo so, e ne sono contento. Fin qui niente di speciale. Adesso proviamo a rappresentarci questa situazione nello spazio e nel tempo. Passa il tempo, e io, sempre più contento d'esserci, e d'essere io, sono anche sempre più contento che ci sia il tempo, e che nel tempo ci sia io, ossia che il tempo passi e io passi il tempo e il tempo passi me, cioè contento d'essere contenuto nel tempo, d'essere io il contenuto del tempo, anzi il contenente, insomma di segnare con l'esserci io il passare del tempo, e questo dovete riconoscere che comincia a mettere addosso il senso dell'attesa, d'una lieta speranzosa attesa, anzi, dell'impazienza, una festosa impazienza, una festosa eccitata impazienza giovanile, e insieme un'ansia, una giovanile ansia eccitata e in fondo dolorosa, una dolorosa insostenibile tensione d'impazienza.

    CITAZIONE
    [...] Su questo stato di desiderio è meglio essere più precisi: si verifica uno stato di desiderio quando da uno stato di soddisfazione si passa a uno stato di crescente soddisfazione e quindi, subito dopo, a uno stato di insoddisfacente soddisfazione cioè di desiderio.

    CITAZIONE
    [...] Difficile insomma definire in termini precisi l'indeterminatezza degli stati d'animo amorosi, che consistono in una gioiosa impazienza di possedere un vuoto, in una golosa aspettativa di ciò che potrà venirmi incontro dal vuoto,e pure nel dolore d'essere ancora privato di ciò per cui sto in impaziente golosa aspettativa, nello straziante dolore di sentirmi già potenzialmente raddoppiato per potenzialmente possedere qualcosa di potenzialmente mio, e ancora costretto a non possedere, a considerare non mio quindi potenzialmente altrui ciò che potenzialmente sto possedendo.

    CITAZIONE
    [Dal racconto "Priscilla. 2. Meiosi"]
    Vuoto separazione e attesa, questo siamo.

    CITAZIONE
    La storia che volevo raccontare è l'incontro di due individui che non ci sono, in quanto definibili solo in funzione di un passato o di un futuro, passato e futuro la cui realtà è reciprocamente messa in dubbio. Oppure è una storia che non si può separare dalla storia di tutto il resto di ciò che esiste, e quindi dalla storia di ciò che non esiste e non esistendo fa sì che ciò che esiste esista.


    Edited by rossochiaro - 29/1/2015, 10:56
     
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  9. rossochiaro
     
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    +8! (:
     
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