cose fragili

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  1. deeproller
     
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    «Credo... che ricorderei più volentieri una vita sciupata per cose fragili che una vita dedicata a evitare i debiti morali».


    [Introduzione, Gaiman si riferisce allo scrivere i suoi racconti]
    [...] «L'idea era quella; poi è arrivata la vita reale e l'ha sciupata, e io ho iniziato a scrivere i racconti che troverete qui, e loro hanno preso la forma necessaria a poter essere narrati, e mentre alcuni erano in prima persona ed erano stralci di vita, altri invece non lo erano e basta. Una storia si rifiutò di essere raccontata finchè non la misi in bocca ai mesi dell'anno, mentre un'altra aveva con l'identità un rapporto secco ed efficiente che richiedeva la terza persona».


    «Dopotutto, di cose fragili ce ne sono talmente tante. Le persone si rompono così facilmente, e anche i sogni, e i cuori».


    [Riguardo al racconto "Uno studio in smeraldo"] «Scrivere è un po come cucinare. A volte puoi fare quello che vuoi ma la torta non lievita, e ogni tanto invece la torta viene più buona di quello che avresti mai osato sperare».


    [Riguardo al racconto "Riccioli"] «Credo che sia un dovere che abbiamo gli uni verso gli altri, raccontarci storie. E' la cosa più vicina alla preghiera del Credo a cui io mi sia mai accostato, o a cui, sospetto, mai mi accosterò».


    [Riguardo al racconto "Il problema di Susan"] «Da ragazzo avevo letto i libri di Narnia un centinaio di volte, e li avevo poi riletti ad alta voce due volte, per i miei figli. Sono libri pieni di cose che amo, ma a ogni lettura trovavo estremamente problematico e profondamente irritante il modo in cui si sbarazzarono di Susan. Immagino di aver voluto scrivere un racconto ugualmente problematico, e almeno altrettanto irritante, sia pure per motivi diversi, che esprimesse il notevolissimo potere della letteratura per l'infanzia».


    [Riguardo al racconto "Alla fine"] «Ho provato a immaginare l'ultimo libro della Bibbia.
    Sull'argomento nomi degli animali, vorrei solo dire che fui entusiasta di scoprire che il termine yeti, tradotto letteralmente, a quanto pare significa "quella cosa laggiù". ("Presto, coraggiosa guida himalayana, cos'è quella cosa laggiù?" "Yeti." "Ah.")».


    «I racconti, come le persone e le farfalle e le uova di usignolo e i cuori umani e i sogni, sono cose fragili, fatti con niente di più forte e duraturo che ventisei lettere e una manciata di segni di interpunzione. Oppure sono parole nell'aria, composte di suoni e di idee - astratte, invisibili, che svaniscono appena pronunciate - e cosa può esserci mai di più fragile?».


    [Racconto "Presiede Ottobre"] «Giugno, esitante e garbata, alzò la mano e disse: "Ne ho una su un'agente che faceva i controlli dei bagagli all'aeroporto La Guardia, una che capiva tutto delle persone dai raggi X delle loro valigie, e un giorno vide sullo schermo una scannerizzazione talmente bella che si innamorò del proprietario dei bagagli, e doveva capire chi era tra le persone in coda, ma non ci riuscì, e andò avanti a struggersi per mesi e mesi. E quando quella persona ritornò questa volta riuscì a identificarlo, ed era un uomo, un vecchio indiano tutto rugoso e lei era una nera molto carina di, tipo, venticinque anni, e capì che non poteva funzionare e lo lasciò andare, anche perchè dai profili delle sue borse sullo schermo capì che sarebbe morto presto".
    Ottobre disse :"Niente male, giovane Giugno. Raccontala pure".
    Giugno lo fissò, come un animale terrorizzato. "L'ho appena fatto" disse».


    «"Allora è deciso" disse Ottobre. "Qualcuno vuole dire qualcosa prima che io inizi?"
    "Uhm. Sì. Certe volte" disse Giugno, "certe volte mi sembra che nel bosco ci sia qualcuno che ci sta spiando, e allora guardo ma non c'è nessuno. Però a me mi sembra ancora."
    "E' perchè sei pazza" disse Aprile.».


    [Poesia "La camera nascosta"] «Mentre sei qui, è ovvio, sentirai
    i fantasmi, sempre in un'altra stanza,
    e di notte ti sveglierai accanto a me,
    sapendo che c'è uno spazio senza porta,
    sapendo che c'è uno spazio sbarrato
    ma non è lì. Li sentirai,
    sentirai colpi e fruscii, echi e passi.


    Se sei saggia scapperai nella notte,
    veloce fremente nel gelo
    con addosso forse solo un velo di pizzo.
    Le pietre aguzze del sentiero
    ti taglieranno i piedi a sangue mentre corri,
    perciò, volendo, potrei seguirti
    e assaggiare il sangue e il mare delle tue
    lacrime. Invece aspetterò,
    qui nel mio posto privato, e poi metterò
    una candela
    alla finestra, amore mio, per farti luce mentre torni a casa.
    Il mondo sfarfalla come gli insetti. Credo che così
    io ti ricorderò,
    la mia testa tra le dolci colline del tuo seno,
    mentre ascolto la camera nel tuo cuore».


    [Racconto "Tesori e souvenir"] «...e domandandomi perchè mai tossici e ubriaconi si radunassero sul marciapiede difronte alla fermata di Earl's Court.
    I tossici posso anche capirli: aspettano una dose. Ma che cazzo ci fanno gli ubriaconi? Non è che davanti alla fermata arriva qualcuno e ti passa una pinta di Guinness, o una bottiglia di disinfettante a base di etanolo, in un sacchetto marrone. Non è affatto comodo stare seduti sul selciato o appoggiati a un muro. Se fossi stato un ubriacone, decisi, in una giornata così bella me ne sarei andato al parco».


    [Racconto "Soli si resta facendo i lazzaroni"] «Sono passati molti anni, e credo di aver dimenticato come si legge la musica; eppure, quando sogno uno spartito, sogno ancora in chiave di basso, e ricordo le filastrocche per impararla. LA DOmenica MI SOLlazzo. SOLi SI REsta FAcendo i LAzzaroni».


    [Racconto "Quindici arcani dei tarocchi vampiri"] «1.
    Il Bagatto
    Chiesero al servitore di St Germain se il suo padrone avesse veramente mille anni, come si diceva che affermasse.
    "Come faccio a saperlo?" rispose l'uomo. "Io sono al suo servizio soltanto da trecento anni"».


    [Racconto "Golia"] «Poi lo schermo divenne nero, senza neanche una parola di commiato. "La trasmissione non verrà ripresa il più presto possibile" pensai. "Si è verificato un problema con la realtà"».


    [Racconto "Pagine da un diario trovato in una scatola da scarpe lasciata in un autobus Greyhound in un punto qualsiasi tra Tulsa, Oklahoma, e Louisville, Kentucky"] «Domenica 2
    Scrivo stando su una panchina vuota, mentre il sole scintilla sul mare, e sento intensamente la mia solitudine.
    Troviamo il modo di andare avanti andando avanti. Non è così?».


    [Racconto "Il giorno dei dischi volanti"] «Quel giorno, il giorno dei dischi il giorno degli zombie
    Il giorno del Ragnarok e delle fate, il giorno
    dei venti potenti
    E della neve, quando le città divennero cristallo, il giorno
    In cui tutte le piante morirono, la plastica si dissolse, il giorno
    In cui i computer si accesero per dirci
    a chi dovevamo obbedire, il giorno
    In cui gli angeli, ubriachi e impastati, barcollavano nei bar,
    E tutte le campane di Londra risuonavano, il giorno
    In cui gli animali ci parlarono in assiro, il giorno dello Yeti,
    il giorno dei supereroi e dell'arrivo
    della Macchina del Tempo,
    Tu non ti sei accorta di nulla di tutto questo perchè
    eri seduta in camera tua, non facevi niente,
    non leggevi neanche, in realtà, stavi
    lì a guardare il telefono,
    chiedendoti se avrei chiamato».


    libro di Neil Gaiman



    asko



    Edited by deeproller - 26/11/2014, 09:53
     
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  2. rossochiaro
     
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    altre nuove citazioni fresche fresche! and, by the way, adoro questi racconti, adoro neil gaiman. non c'è un filo logico che li lega, sono tutti scritti in periodi della sua vita distanti o vicini tra di loro. racconti che aveva lasciato in soffitta, racconti rintanati da qualche parte nel suo computer, racconti rivisti, aggiustati, modificati, racconti di fantasmi, di vita quotidiana.. ragazzi, c'è di tutto, davvero. e mi piace da matti per questo. ok, ora la smetto e passo alle citazioni (e se non si era capito lo consiglio a chiunque).
    CITAZIONE
    [Racconto "Presiede Ottobre"]
    [...] Giugno, esitante e garbata, alzò la mano e disse: "Ne ho una su un'agente che faceva i controlli dei bagagli all'aeroporto La Guardia, una che capiva tutto delle persone dai raggi X delle loro valigie, e un giorno vide sullo schermo una scannerizzazione talmente bella che si innamorò del proprietario dei bagagli, e doveva capire chi era tra le persone in coda, ma non ci riuscì, e andò avanti a struggersi per mesi e mesi. E quando quella persona ritornò questa volta riuscì a identificarlo, ed era un uomo, un vecchio indiano tutto rugoso e lei era una nera molto carina di, tipo, venticinque anni, e capì che non poteva funzionare e lo lasciò andare, anche perchè dai profili delle sue borse sullo schermo capì che sarebbe morto presto".
    Ottobre disse :"Niente male, giovane Giugno. Raccontala pure".
    Giugno lo fissò, come un animale terrorizzato. "L'ho appena fatto" disse.

    CITAZIONE
    "Allora è deciso" disse Ottobre. "Qualcuno vuole dire qualcosa prima che io inizi?"
    "Uhm. Sì. Certe volte" disse Giugno, "certe volte mi sembra che nel bosco ci sia qualcuno che ci sta spiando, e allora guardo ma non c'è nessuno. Però a me mi sembra ancora."
    "E' perchè sei pazza" disse Aprile.

    CITAZIONE
    [Poesia "La camera nascosta"]
    [...]
    Mentre sei qui, è ovvio, sentirai
    i fantasmi, sempre in un'altra stanza,
    e di notte ti sveglierai accanto a me,
    sapendo che c'è uno spazio senza porta,
    sapendo che c'è uno spazio sbarrato
    ma non è lì. Li sentirai,
    sentirai colpi e fruscii, echi e passi.

    Se sei saggia scapperai nella notte,
    veloce fremente nel gelo
    con addosso forse solo un velo di pizzo.
    Le pietre aguzze del sentiero
    ti taglieranno i piedi a sangue mentre corri,
    perciò, volendo, potrei seguirti
    e assaggiare il sangue e il mare delle tue
    lacrime. Invece aspetterò,
    qui nel mio posto privato, e poi metterò
    una candela
    alla finestra, amore mio, per farti luce mentre torni a casa.
    Il mondo sfarfalla come gli insetti. Credo che così
    io ti ricorderò,
    la mia testa tra le dolci colline del tuo seno,
    mentre ascolto la camera nel tuo cuore.
     
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  3. deeproller
     
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    Aggiunte!

    mi mancava la tua briosità nel consigliarci i libri che ami e che condividi con noi *^*
     
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  4. rossochiaro
     
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    che dolce che sei! e a me mancava farlo (:

    anyway, eccone altre, sono quasi alla fine del libro!
    CITAZIONE
    [Racconto "Tesori e souvenir"]
    [...] e domandandomi perchè mai tossici e ubriaconi si radunassero sul marciapiede difronte alla fermata di Earl's Court.
    I tossici posso anche capirli: aspettano una dose. Ma che cazzo ci fanno gli ubriaconi? Non è che davanti alla fermata arriva qualcuno e ti passa una pinta di Guinness, o una bottiglia di disinfettante a base di etanolo, in un sacchetto marrone. Non è affatto comodo stare seduti sul selciato o appoggiati a un muro. Se fossi stato un ubriacone, decisi, in una giornata così bella me ne sarei andato al parco.

    CITAZIONE
    [Racconto "Soli si resta facendo i lazzaroni"]
    Sono passati molti anni, e credo di aver dimenticato come si legge la musica; eppure, quando sogno uno spartito, sogno ancora in chiave di basso, e ricordo le filastrocche per impararla. LA DOmenica MI SOLlazzo. SOLi SI REsta FAcendo i LAzzaroni.

    CITAZIONE
    [Racconto "Quindici arcani dei tarocchi vampiri"]
    1.
    Il Bagatto
    Chiesero al servitore di St Germain se il suo padrone avesse veramente mille anni, come si diceva che affermasse.
    "Come faccio a saperlo?" rispose l'uomo. "Io sono al suo servizio soltanto da trecento anni."

    CITAZIONE
    [Racconto "Golia"]
    Poi lo schermo divenne nero, senza neanche una parola di commiato. "La trasmissione non verrà ripresa il più presto possibile" pensai. "Si è verificato un problema con la realtà."

    CITAZIONE
    [Racconto "Pagine da un diario trovato in una scatola da scarpe lasciata in un autobus Greyhound in un punto qualsiasi tra Tulsa, Oklahoma, e Louisville, Kentucky"]
    Domenica 2
    Scrivo stando su una panchina vuota, mentre il sole scintilla sul mare, e sento intensamente la mia solitudine.
    Troviamo il modo di andare avanti andando avanti. Non è così?

    CITAZIONE
    [Racconto "Il giorno dei dischi volanti"]
    Quel giorno, il giorno dei dischi il giorno degli zombie
    Il giorno del Ragnarok e delle fate, il giorno
    dei venti potenti
    E della neve, quando le città divennero cristallo, il giorno
    In cui tutte le piante morirono, la plastica si dissolse, il giorno
    In cui i computer si accesero per dirci
    a chi dovevamo obbedire, il giorno
    In cui gli angeli, ubriachi e impastati, barcollavano nei bar,
    E tutte le campane di Londra risuonavano, il giorno
    In cui gli animali ci parlarono in assiro, il giorno dello Yeti,
    il giorno dei supereroi e dell'arrivo
    della Macchina del Tempo,
    Tu non ti sei accorta di nulla di tutto questo perchè
    eri seduta in camera tua, non facevi niente,
    non leggevi neanche, in realtà, stavi
    lì a guardare il telefono,
    chiedendoti se avrei chiamato.
     
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  5. rossochiaro
     
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    ed ecco invece le ultime citazioni, ho appena finito il libro (;
    CITAZIONE
    [Racconto "L'uccello del sole"]
    "Ho dei cupi presagi di sventura" disse quella sera Augustus Duepenne McCoy, prima di addormentarsi in un letto decisamente troppo piccolo per lui. "E temo che la sventura giungerà accompagnata da salsa barbecue."

    CITAZIONE
    Le antiche birre egiziane erano profumate al cardamomo e al coriandolo, perchè in Egitto non c'era luppolo; erano birre sontuose e aromatiche, che placavano la sete. Dopo aver bevuto quella birra, potevi perfino costruire una piramide, e infatti ogni tanto qualcuno lo faceva.
     
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  6. deeproller
     
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    UPDATE e concluso.

    Mira la tua opera, donna xD no, scherzi a parte: grazie d'aver contribuito *^*
     
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  7. rossochiaro
     
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    e di cosa, è stato un piacere assolutamente (: tornerò molto presto con altre citazioni di altre raccolte di racconti, yap!
     
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6 replies since 14/11/2014, 17:53   623 views
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