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deeproller.
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«Se solo potessimo inghiottire
la morte
così (credo che
possiamo)
o se solo la morte ci
inghiottisse
così (credo che lo
faccia)».
«La vita non è quello
che pensiamo che
sia, è solo quello che
immaginiamo che
sia
e per noi
quello che immaginiamo
diventa
quasi vero».
«Poi mi corico mentre il soffitto
mi guarda e
aspetta».
«Non mi pesano i voli di ritorno
con gli uomini d'affari
tutti che beviamo drink doppi
e guardiamo fuori oltre l'ala
cercando di rilassarci
grati di non essere nei bassifondi
sapendo di possedere quel talento
(per ora)
che ci ha permesso di evitarlo».
«O per quelli di noi seduti alla macchina da scrivere
stanotte o domani
o la settimana prossima o il mese prossimo
e dobbiamo farlo piuttosto bene
una volta ogni tanto
o come scrittori siamo finiti,
siamo solo puttane che non riescono a fare centro».
«Penso che mi farebbe piacere un poco più di gentilezza
di fondo
ma la natura delle cose ha un modo tutto suo di non
ascoltare».
«Da ragazzo fantasticavo sempre di diventare
lo scemo del villaggio
Me ne stavo coricato a letto e mi immaginavo come
lo scemo felice
in grado di ottenere facile cibo
e facile compassione,
una confusione pianificata senza troppo amore
o sforzo.
Alcuni potrebbero sostenere che ce l'ho fatta».
«Vuoi dire, le ho detto, che mi rifiutano
per le ragioni sbagliate
Si è infilata sotto le lenzuola mentre io stavo seduto
nudo
Se mai stato rifiutato per le ragioni
giuste? Ha chiesto
Quasi mai».
«La pena rimane, la pena galleggia, la pena
aspetta;
la pena esiste».
«Così se vuoi spedirmi in un inferno anticipato
costringimi a passare una giornata intera a
Disneyland».
«Ma maestro, cosa bisogna
fare?
Iniziare dall'inizio
Ha detto il vecchio».
«Ma si vive: il suicidio prima dei dieci anni
è raro».
«Tutte quelle parole -che scriviamo a profusione-
ancora e ancora -la maggior parte di noi vive vite
ordinarie e senza coraggio- siamo folli a pensare
che i nostri
discorsi siano eccezionali?».
«Gli dei hanno bisogno di me
per non annoiarsi
devono essere terribilmente
stufi di tutti
gli altri».
«Caro lettore
la sai una cosa?
Quelli che continuano a fare la stessa domanda
in realtà non vogliono ascoltare la risposta».
«OSSO DURO
Di solito amiamo quegli artisti
che hanno fatto la fame o sono impazziti o si sono
uccisi
e sono stati scoperti in seguito.
succede spesso
perchè il grande talento di solito precorre di
cinquanta o cento anni il suo tempo
_molti di quelli acclamati durante la loro
esistenza
sono artisti mediocri
naturalmente, questo è risaputo,
è talmente risaputo che molti di quelli che non sono
apprezzati nel loro tempo
credono che questo sia un segno del loro vero
genio
e schiere infinite di mogli, figli, parenti,
amici e conoscenti
devono soffrire
per via di questa illusione
_Riderne di cuore è continuare comunque».
«Questa volta
come tutte le altre volte
altre sere
altre città
aspettando la
morte».
«Sto usando questa poesia per riempire lo spazio
mentre bevo
il mio ultimo bicchiere di vino
stasera».
«Accontentarsi tra un'agonia e l'altra è l'elisir
dell'esistenza.
Il bicchiere di vino adesso è vuoto
Buona
notte».
«Da qualche parte, chissà come hai una dose
extra di durata
diavolo, accettala».
«Mentre cargo merci grandi quanto isolati di città
si spingono lentamente dentro
al porto sotto la mia finestra
penso a tutti gli scrittori speranzosi ai quali alla fine
è stato detto di
sedersi e di lasciar perdere...».
«Adesso ci sono computer e ancora più computer
e presto tutti ne avranno uno,
i bambini di tre anni avranno i computer
e tutti sapranno tutto
di tutti gli altri
molto prima di incontrarli
e così non vorranno più incontrarli.
nessuno vorrà incontrare più nessuno
altro mai più
e saranno tutti
dei reclusi
come me adesso».
«I gay non solo hanno tirato fuori gli scheletri dal
loro armadio, ma sono riusciti in qualche modo a
metterci dentro noi».
«Perchè deve usare parole come quelle?
Quali parole, mamma?
Bè, come "figlioditroia"
Certa gente parla così, mamma
Gente che conosce lui?
Sì
Ma perchè fa comunella con
gente così?
Perchè, cara suocera, se facessi comunella solo con
gente come te
non avrei nulla su cui scrivere che
quei figliditroia siano disposti a
leggere».libro di Charles Bukowski
Edited by deeproller - 7/9/2014, 21:44.