the normal heart

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  1. :swansong
     
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    «To win a war, you have to start one».

    (Tagline.)


    «Per vincere una guerra, devi iniziarne una».

    (Tagline.)


    [Compleanno Craig Donner, sta per soffiare sulle candeline]
    Uomo: «Blow!».
    Bruce Niles: «It’s good with that!».


    [Compleanno Craig Donner, sta per soffiare sulle candeline]
    Uomo: «Soffia!».
    Bruce Niles: «E’ bravo con la bocca!».


    «Raro tipo di cancro diagnosticato a 41 omosessuali».

    (Articolo di Giornale.)


    «Dobbiamo fare qualcosa. Gli altri non lo faranno».

    (Alexander “Ned” Weeks.)


    [Rivolto a Felix Turner] «You’re very cute».

    (Alexander “Ned” Weeks.)


    [Rivolto a Felix Turner] «Sei molto carino».

    (Alexander “Ned” Weeks.)


    Felix Turner: «Solo che io non dico esplicitamente “gay”».
    Alexander “Ned” Weeks: «Non credi sia ora di cambiare?».


    Bruce Niles: [Riferito a sua madre e all’essere gay] «Credo che lo sapesse».
    Alexander “Ned” Weeks: «Penso che una madre lo sappia sempre».


    «Gli uomini, di natura, non possono non amare. Imparano a non farlo».

    (Felix Turner.)


    «Sono stanco di chi si lamenta che non fare più sesso senza protezioni finché la situazione non si risolve, sia peggio della morte. Sono stanco di voi uomini che pensate solo col cazzo. Sono stanco di gay non dichiarati. Siamo nel 1982, ragazzi, quando uscirete allo scoperto? Nel 1983 potreste essere morti».

    (Alexander “Ned” Weeks.)


    Alexander “Ned” Weeks: «Sono pazzo?».
    Felix Turner: «Certo. E’ per questo che sono qui».


    [Rivolto a Alexander “Ned” Weeks] «Tutto ciò che ho sempre immaginato sei tu».

    (Felix Turner.)


    Alexander “Ned” Weeks: «Sono come te! Dillo e basta. Dillo!».
    Ben Weeks: «No. Non lo sei. Non lo dirò».
    Alexander “Ned” Weeks: «Perdere questa battaglia contro di te, fa sempre più male».


    «E ogni dannato dottore mi ha fatto sentire malato perché amo un uomo. Sto cercando di capire perché a nessuno freghi un cazzo che stiamo morendo!».

    (Alexander “Ned” Weeks.)


    Felix Turner: «Ned, c’è una cosa che devo dirti».
    Alexander “Ned” Weeks: «Sei finalmente incinta».


    [Rivolto a Felix Turner] «Ho paura di lasciarlo solo adesso. Ho paura che non arrivi in tempo una cura».

    (Alexander “Ned” Weeks.)


    «Odio questi funerali del cazzo».

    (Tommy Boatwright.)


    «Stiamo perdendo un’intera generazione. Uomini all’inizio della loro gioventù… andati».

    (Tommy Boatwright.)


    «Continuo ad urlare dentro di me: “Perché ci stanno lasciando morire? Perché nessuno ci aiuta?”. Ecco la verità. Ecco la risposta. Semplicemente non piacciamo a loro».

    (Tommy Boatwright.)


    «I’m gonna beat this».

    (Felix Turner.)


    «Riuscirò a sconfiggerla».

    (Felix Turner.)


    [Riferito a Felix Turner] «C’era una volta un ragazzino che da sempre voleva essere amato da un altro ragazzino. Finalmente, un giorno trovò quell’amore ed era meraviglioso. Dovrei usare i guanti. Dovrei fare questo. Dovrei fare quello. Non dovrei baciarlo. Non dovrei essere qui a quarantacinque anni a prendermi cura di una ragazzo di trentacinque anni che sembra sia più vecchio di cento anni e che sta morendo. Emma la chiama l’altalena. Sta bene, poi si sente male… migliora… poi sta ancora più male».

    (Alexander “Ned” Weeks.)


    [Riferito a Felix Turner] «Ha paura che io lo lasci. Gli ho detto che non lo lascerò. Che nemmeno per un secondo penserò di lasciarlo, ma lui non mi crede. E’ difficile credere a qualsiasi cosa, in questo periodo… ma non dobbiamo mai smettere di credere l’uno nell’altro. Sono un disastro. Ecco cosa sono. Piangi e piangi fino a credere di non avere più lacrime. E poi piangi ancora un po’. Non solo per te stesso o Felix, ma per tutti quei ragazzini che hanno finalmente trovato quei ragazzi che hanno aspettato… finché non sono diventati adulti».

    (Alexander “Ned” Weeks.)


    «Thanks God for the lesbians!».

    (Tommy Boatwright.)


    «Grazie a Dio per averci dato le lesbiche!».

    (Tommy Boatwright.)


    [Rivolto a Alexander “Ned” Weeks] «Ho trascorso quindici anni della mia vita a lottare per il nostro diritto di essere liberi, e di amare ovunque e sempre. E ora mi dici che tutti questi anni questo modo di essere gay è stato un errore! E che sono un assassino. Siamo stati così…oppressi, non ricordi? Non vedi quanto è importante per noi amare liberamente, senza nasconderci, senza sentirci in colpa?».

    (Mickey Marcus.)


    «Siamo dei lottatori».

    (Mickey Marcus.)


    [Rivolto a Alexander “Ned” Weeks] «Tu vuoi che stia meglio, ma non sto meglio e mi sento così in colpa, cazzo».

    (Felix Turner.)


    [Rivolto a Felix Turner] «Voglio che tu viva a lungo. Non dovrei neanche dirlo».

    (Alexander “Ned” Weeks.)


    Tommy Boatwright: «Penso che tu debba prepararti a lasciarlo andare».
    Alexander “Ned” Weeks: «Non puoi smettere di lottare per quelli che ami».


    «La cazzo di Casa Bianca. Fanculo il sindaco! Sono appena stato invitato alla Casa Bianca. Faranno qualcosa!».

    (Alexander “Ned” Weeks.)


    [Rivolto a Felix Turner] «Ti prego, Felix, non lasciarmi».

    (Alexander “Ned” Weeks.)


    «E’ così che voglio essere ricordato. Come uno degli uomini che ha vinto la guerra».

    (Alexander “Ned” Weeks.)


    [Riferito a Alexander “Ned” Weeks] «Oh, please, God. Give us one more year. I promise I’ll eat my spinach».

    (Felix Turner.)


    [Riferito a Alexander “Ned” Weeks] «Oh, ti prego, Dio. Dacci un altro anno. Ti prometto che mangerò i miei spinaci».

    (Felix Turner.)


    [Rivolto a Alexander “Ned” Weeks] «Ned… trova un modo di tornare a combattere».

    (Felix Turner.)


    Felix Turner: «Emma possiamo iniziare, per favore?».
    Dottoressa Emma Brookner: «Siamo qui riuniti davanti a Dio per unire questi due uomini. Si amano… tantissimo, e… vogliono essere sposati alla presenza della loro famiglia e degli amici. Non ci sono obiezioni. Vuoi tu, Felix Turner, prendere Ned Weeks…».
    Felix Turner: «Alexander. Sì…».
    Dottoressa Emma Brookner: «Come tuo».
    Felix Turner: «Mio grande… e vero amore. Lo voglio».
    Alexander “Ned” Weeks: «Lo voglio. Lo voglio. Lo voglio. Lo voglio. Lo voglio. Lo voglio…».


    «Il presidente Ronald Reagan parlò per la prima volta pubblicamente dell’AIDS il 17 settembre 1985, promettendo in una conferenza stampa che la ricerca sull’AIDS sarebbe diventata una “priorità”. Reagan mise a disposizione il budget federale nel 1986, e si verificò una reale diminuzione nella spesa dell’11%. Alla fine del 1986, i morti erano 24.559.
    A partire dall’epidemia iniziata nel 1981, più di trentasei milioni di persone in tutto il mondo sono morte per l’HIV/AIDS».


    asko



    Edited by :swansong - 13/7/2014, 23:27
     
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  2. pïnkman
     
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    Stupendo. Forte e commovente. Ti prende e non ti lascia più andare.
     
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  3. :swansong
     
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    Ho letto solo ora il tuo commento, Vale. Non posso far altro che concordare! Io ho pianto l'anima.
     
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2 replies since 13/7/2014, 21:03   370 views
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