la psichiatra

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. deeproller
     
    .

    User deleted



    «Non credere a nessuno. Non fidarti nemmeno di te stesso. Non cercare la verità. Sarà la verità a trovare te».


    «Chi ha paura dell'Uomo Nero?
    Nessuno!
    E se arriva?
    Allora corriamo via!
    ».


    «Certe leggende parlano di luoghi che attirano il male, luoghi che sono stati teatro di tante tragedie, come se fossero affamati di terribili disgrazie».


    [Dalla canzone Scary Monsters] «Scary monsters, super creeps,
    Keep me running, running scared!».

    (David Bowie.)




    «Il mondo è ingiusto, duro e brutale».


    «La camera numero 7 era in fondo al corridoio. Era una delle tre camere singole del reparto 9, riservate ai casi particolarmente difficili. A volte capitava che, per mancanza di letti, vi venissero sistemati anche dei pazienti, ma in quel momento la numero 7 ospitava una sola persona».


    «In quattro anni di psichiatria, Ellen aveva imparato soprattutto una cosa: tutto era possibile. Tutto».


    «Ormai mi sono rassegnato, impossibile fermare chi vuole suicidarsi. Quando prendi seriamente la decisione di farla finita, non lo annunci, lo fai e basta».


    [Riferita all'Uomo Nero] «Non vuole dirmi dov'è lui?"
    "Prenderà anche te quando lo saprà"
    "Perchè dovrebbe prendermi?"
    "Perchè vuole giocare con te"».


    «E' come sentire la voce di un bambino attraverso il coperchio di una bara».


    «No, la risposta era evidente, proprio come il fatto che lei non si era immaginata tutto.
    Doveva scoprire da sola che cosa era successo. E sapeva da dove cominciare a cercare».


    «Può capitare che una paziente riesca a uscire da un reparto ad alta protezione. Questo non significa che i miei dottori debbano mettersi a giocare a Sherlock Holmes. E' un compito che spetta alla polizia».


    «Questo è solo un bosco, ma da qualche parte c'è anche un bosco delle fiabe. Ti piacciono le fiabe, piccola Ellen?».


    «Sì, gli psicopatici esistevano, pazienti che a causa di un disturbo del metabolismo cerebrale si trasformavano in mostri imprevedibili. Ora sembrava che uno di loro avesse deciso di condurre Ellen alla follia».


    «I sogni sono sempre surreali, è nella loro natura. Del resto si trovano al di là della realtà. In questo senso tutti i sogni possono definirsi una fuga nella pazzia».


    «Non tutto ciò che ci aiuta deve essere necessariamente piacevole».


    «Le illustrazioni sono molto belle. Non sono paragonabili a quelle che si trovano in commercio ora, ammesso che i bambini leggano ancora le fiabe. Oggi vanno più di moda i fantasy, i manga e cose del genere. Le fiabe in sostanza sono la stessa cosa».


    «Mi sembra di essere una delle mie pazienti, o la protagonista di un film di David Lynch"
    "Veramente la storia del tuo gatto somiglia di più a un racconto di Stephen King"».


    «Ladies and gentlemen, come disse Hannibal Lecter: quando vuole, sergente».


    «E dunque, via, verso il regno degli orologi a cucù».


    [Dalla canzone Temple of Love] «And the devil in a black dress watches over. My guardian angel walks away».

    (The Sister of Mercy.)


    «Fidati di me. Il dolore è..."
    "L'unica sensazione autentica"».


    «Glielo avrebbe fatto vedere ancora una volta e poi l'avrebbe fatto per bene e avrebbe smesso solo quando lei si fosse messa a ridere di cuore. Aveva una risata così bella. E poi sarebbero tornati a casa e Lara avrebbe raccontato com'era stato carino Harald con lei.
    Allora nessuno lo avrebbe preso in giro.
    Allora sarebbe stato un eroe.
    Proprio come Batman».


    «Com'è fragile la personalità umana. Fragile come il cristallo. Bastava una malattia o a volte un ricordo per infrangere ciò che rendeva speciale ogni individuo, lasciando solo un involucro vuoto».


    «Qualcosa in quello sguardo ricorda a Marion una bambina timida che si sveglia dopo un lungo sonno. La donna mormora qualcosa.
    "Come dice? Non ho capito"
    Marion avvicina l'orecchio alla bocca della donna. Ora riesce a capire quello che sta sussurrando.
    "Lara. Mi chiamo Lara"».


    libro di Wulf Dorn


     
    .
0 replies since 19/2/2014, 14:03   92 views
  Share  
.
Top