orphan black

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  1. :swansong
     
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    obquo_zpsb59b14c6
    prima stagione
    «When did I become us?».

    (Tagline.)


    «Just one. I'm a few. No family, too. Who am I?».

    (Frase password del clone-club.)


    «Sono unica. Non sono sola, ma non ho famiglia. Chi sono?».

    (Katja.)


    «Tu non sei Beth!».

    (Katja.)


    «How's Vic the dick?».

    (felix Dawkins.)


    Sarah Manning: «E' successa una cosa strana alla stazione».
    Felix Dawkins: «Cosa?».
    Sarah Manning: «Ho visto una ragazza suicidarsi».
    Felix Dawkins: «Eeew. Si è buttata?».
    Sarah Manning: «Si, ed era esattamente uguale a me, Felix».
    Felix Dawkins: «Che intendi?».


    Felix Dawkins: «Elizabeth Childs. E' te con un bel taglio di capelli».
    Sarah Manning: «E un bel indirizzo di casa».


    «Non colpirmi con un asciugamano, Bobby. Ho avuto un'infanzia davvero traumatica».

    (felix Dawkins.)


    Felix Dawkins: «Questa potrebbe essere la tua storia».
    Sarah Manning: «Non lo è».
    Felix Dawkins: «Ogni bambino in affidamento immagina la sua famiglia perduta».
    Sarah Manning: «Oh, mio Dio».
    Felix Dawkins: «Nel profondo, tutti sperano di essere speciali».
    Sarah Manning: «Si, sono tutto tranne che speciale».


    Paul Dierden: «Cosa hai fatto ai capelli?».
    Sarah Manning: «Niente. Li ho tagliati».
    Paul Dierden: «Sono più lunghi».
    Sarah Manning: «Sono solo bagnati».
    Paul Dierden: «C'è qualcosa di diverso...».


    Paul Dierden: «Hai ripreso con i farmaci?».
    Sarah Manning: «No».
    Paul Dierden: «Allora non ti sei bloccata.. hai solo ricominciato a provare emozioni, finalmente».


    [Rispondendo a telefono, quello rosa]
    Voce: «Hai incontrato la tedesca? Non riesco a contattarla. Beth? Che c'è?».
    Sarah Manning: «La tedesca è morta».
    Voce: «Morta?».
    Sarah Manning: «Si, le hanno sparato proprio davanti a me!».
    Voce: «Oh, Cristo. Tu stai bene?».
    Sarah Manning: «No! No che non sto bene. E' nella mia macchina, c'è sangue ovunque».
    Voce: «Porca puttana! Porca puttana, è tutto vero!».
    Sarah Manning: «Cosa?».
    Voce: «Che qualcuno ci sta uccidendo».


    Sarah Manning: «Che ne dici di venirmi ad aiutare?».
    Voce: «Verrei se potessi».


    [Commemorazione per Sarah Manning, anche se non sanno che, in realtà, hanno creamato Elizabeth Childs e stanno celebrando lei]
    «Is not life a mirrors maze?».

    (Bob.)


    [Commemorazione per Sarah Manning, anche se non sanno che, in realtà, hanno creamato Elizabeth Childs e stanno celebrando lei]«Non è la vita un labirinto di specchi?».

    (Bob.)


    [Sarah Manning sta atterrando il corpo morto di Katja]
    «Katja Obinger, Berlino. Chi cavolo sei?».

    (Sarah Manning.)


    «Non dovresti aspettare tre giorni prima di resuscitare?».

    (felix Dawkins.)


    Kira: «Quando tornerà la mamma?».
    Signora S.: «Tu sai quando».
    Kira: «Quando sarà pronta».
    Signora S.: «E...».
    Kira: «Quando tu dirai che è pronta?».


    «Anche Beth stava investigando sulle sue gemelle. Credo che quello che ha scoperto l'abbia fatta impazzire e così si è ammazzata».

    (Sarah Manning.)


    Sarah Manning: «Che faccio, rispondo?».
    Felix Dawkins: «No!».
    Sarah Manning: «Non ce la faccio, devo rispondere».
    Felix Dawkins: «Allora che me lo chiedi a fare?».
    «Ogni volta che penso di sapere qualcosa, mi sbaglio».

    (Sarah Manning.)


    [Sarah Manning, per recuperare la valigetta della tedesca, deve entrare nella stanza d'albergo in cui alloggiava e, perciò, impersonifica Katja]
    «Guten morgen, Katja Obinger».

    (Sarah Manning.)


    [Sempre impersonificando Katja]
    Receptionista: «Le sta piacendo la città?».
    Sarah Manning: «Mi sta uccidendo!».


    Sarah Manning: «Voglio solo qualche risposta!».
    Alison Hendrix: «Ma sei impazzita? Come osi mostrare la tua brutta faccia davanti ai miei figli? Come mi hai trovata?».
    Sarah Manning: «La tedesca aveva il tuo indirizzo. Ho quello che volevi, ho la valigetta».
    Alison Hendrix: «Idiota. Almeno lo sai con chi stai parlando? Dov'è Beth?».
    Sarah Manning: «E' morta».
    Alison Hendrix: «Cosa?».
    Sarah Manning: «Mi spiace, si è suicidata».


    Sarah Manning: «Posso spiegare. Mi chiamo Sarah...».
    Alison Hendrix: «Non me ne frega niente di chi sei. Perchè, Signore? Perchè io?».


    «Non avrei mai voluto immischiarmi, ho mica una scritta "prendimi a calci" sulla schiena?».

    (Alison Hendrix.)


    Alison Hendrix: «Aspetta una telefonata. E nascondi il tuo brutto muso mentre te ne vai».
    Sarah Manning: «Che puttana!».


    «Oh mio Dio! Lo sai che non sarei mai venuto se mi avessi detto che saremmo andati in periferia. Ehi, cosa fai? Non fermarti. Qualcuno potrebbe rivolgerci la parola».

    (felix Dawkins.)


    «Sai, la mia pelle impazzisce ogni volta che esco dal centro città. Già, già, eccolo lì... acne!».

    (Felix Dawkins.)


    [Alison Hendrix fa entrare Sarah Manning in casa e caccia una pistola]
    Alison Hendrix: «Fa' piano, i miei figli dormono».
    Sarah Manning: «E mi sparerai mentre dormono?».


    «Beh, non ho mai avuto alcun parente, ma essere la tua gemella fa parecchio schifo».

    (Sarah Manning.)


    [Da una stanza esce un'altra ragazza, identica a Sarah Manning/Alison Hendrix/Katja]
    Cosima Niehaus: «Ciao, sono Cosima.».
    Sarah Manning: «Ma che ca..?»
    Cosima Niehaus: «Quella con cui hai parlato a telefono.»


    «Quante altre ce ne sono come noi?».

    (Sarah Manning.)


    Sarah Manning: «E' tempo che ti dica cosa sta succedendo».
    Signora S.: «Bene allora, sono tutta orecchie».
    Sarah Manning: «Siobhan, questa è Alison Hendrix».
    Alison Hendrix: «E' un piacere conoscerla».


    Sarah Manning: «Potrebbero essercene migliaia di noi».
    Alison Hendrix: «Sempre se Helena non le uccida».


    «Tu dici sempre "F". Ho provato a dire "F" oggi e ho mandato all'aria tutta la mia vita. Volevo solo dire "F", "F" tu, e l'ho fatto. Ho mandato tutto a farsi fottere».

    (Alison Hendrix.)


    Kira: «Helena?».
    Helena: «Si, angioletto».
    Kira: «Cosa è successo a te?».
    Helena: «Non lo so».


    «Resta con me, piccolina, per favore».

    (Sarah Manning.)


    «Si, beh, a me preoccupano più gli scienziati che la scienza».

    (Sarah Manning.)


    «Non prendertela con me ma ho delle cattive notizie».

    (Paul Dierden.)


    Tomas: «Io ti ho dato tutto. Una ragione di vita e in cambio...».
    Helena: «Tomas».
    Tomas: «...debolezza».


    «Se proteggi questa vana impostora, non sei migliore di loro».

    (Tomas.)


    Sarah Manning: «Quando si sveglia, dille che tornerò presto».
    Signora S.: «E tornerai?».


    «Sai che mi vengono le zampe di gallina se non dormo a sufficienza?».

    (Felix Dawkins.)


    Alison Hendrix: «Che cos'è questo?».
    Prete: «Siamo tutti qui in nome dell'amore e della comprensione. Per favore siediti qui con noi».
    Alison Hendrix: «Un intervento? Ma che stronzata!».


    Cosima Niehaus: «Sarah, tu avevi ragione ed io avevo torto».
    Sarah Manning: «Ok, cosa ne hai fatto di Cosima perchè di sicuro non sei lei».


    [Si riferiscono ad Helena]
    Dottor Leekie: «Se fosse con noi, non le faremmo alcun male. Vogliamo che ce la consegni così potremmo deprogrammarla, darle l'aiuto di cui ha bisogno. Se lo farai potremo procedere con un nuovo accordo. Tu e le tue amiche sarete libere di vivere come volete. Basta controllori».
    Sarah Manning: «Oh, ci regala le nostre vite».
    Dottor Leekie: «Ma sono sempre state vostre. Non sono mai state manovrate, solo osservate... tranne che nel tuo caso».
    Sarah Manning: «E nel caso di Helena».
    Dottor Leekie: «Helena era fuori dal nostro controllo».


    «Bonsoir, ma cherie».

    (Delphine Cormier.)


    Cosima Niehaus: «Sono così... stupida».
    Delphine Cormier: «No, no... No, non lo sei. Lo hai sempre saputo».
    Cosima Niehaus: «Quel foglia che hai dimenticato lì per caso, il tuo finto fidanzato a Parigi, far finta di non conoscere il dottor Leekie. Sapevo che erano stronzate ma pensavo comunque saresti stata dalla mia parte. Volevo fidarmi di te».
    Delphine Cormier: «Puoi fidarti di me».
    Cosima Niehaus: «Hai detto a Leekie che conosco quelle ragazze».
    Delphine Cormier: «Ho dovuto. Guardami! Dice che sei in pericolo».
    Cosima Niehaus: «Per cosa? Tu.. tu non lo sai, vero?».
    Delphine Cormier: «No...».
    Cosima Niehaus: «Allora sei tu il vero pericolo, Delphine».


    Alison Hendrix: «Questa è tutta colpa di Aynsley. Ha organizzato tutto per i suoi... esperimenti».
    Felix Dawkins: «Si, "Come reagiscono i cloni se umiliati socialmente da amici e consorti"».


    Alison Hendrix: «Felix, cosa dovrei fare?».
    Felix Dawkins: «Ricomponiti, sii donna: le prime cose da imparare se vuoi giocare a "pugnalarsi alla schiena"!».
    Alison Hendrix: «Non posso tornare là fuori».
    Felix Dawkins: «Certo che puoi. Sopporterai la tiritera, ti mangerai un bel panino di umiltà, un giro di abbracci e fingerai di essere cambiata. Aynsley penserà di averla vinta, e invece alla fine sarai tu ad averla fregata».


    Delphine Cormier: «Non volevo innamorarmi di te, non avrei dovuto. Ma è successo».
    Cosima Niehaus: «Come potrei mai credere a una cosa del genere, Delphine?».
    Delphine Cormier: «Perchè lo senti. Questa non è, non è un bugia. Non è possibile».


    [Riferito a Sarah]
    «Sei l'unica persona che mi è rimasta».

    (Helena.)


    [Riferito ad Aynsley]
    «E io ti ringrazio per aver vagliato ogni dettaglio della mia vita da quando mi sono trasferita in questa vetrina. Ti sei fatta gli affari miei, mi hai spiata e hai sparlato di me come se fossi la tua piccola cavia da laboratorio personale. Ti piacerebbe se fossi io a mettere la tua vita sottosopra?».

    (Alison Hendrix.)


    «Questo era il tuo ramoscello d'ulivo e tu gli hai dato fuoco: errore colossale».

    (Aynsley.)


    [Rivolto a Sarah]
    «Ti voglio bene».

    (Helena.)




    [Dopo aver chiuso Tomas in gabbia]
    Tomas: «Io so cosa sei».
    Sarah Manning: «Si, sono quella con le chiavi».


    Signora S.: «Sarah, questa è Amelia».
    Sarah Manning: «Salve».
    Amelia: «Ma guardati, Sarah».
    Amelia: «Io sono la tua madre naturale».


    Amelia: «Avevo solo 22 anni, in un nuovo paese. Una coppia benestante mi ha assunta per fare da madre surrogata. Mi hanno pagata, mi hanno dato un appartamento a Londra e un permesso di soggiorno. Ma c'era qualcosa di strano. Mi facevano troppi esami medici e, per caso, ho sentito la coppia parlare con i medici di un bambino senza il fardello della tradizione; un nuovo passo de... dell'evoluzione, o una cosa del genere».
    Sarah Manning: «Una neo-luzione?».
    Amelia: «Si! Ma loro non erano affatto una coppia: erano scienziati. Il bambino che portavo in grembo non era destinato a loro. Ho capito che la vita dentro di me era in pericolo. Così sono scappata, mi sono nascosta e, in segreto, ho partorito voi due».
    Sarah Manning: «Noi due?».
    Amelia: «Sì, ho avuto due gemelle. Sapevo di non potervi tenere, così vi ho fatto nascondere. Una in adozione e una alla chiesa».
    Sarah Manning: «Helena?».


    «Non credo che nove mesi di gestazione le diano il permesso di metterci in pericolo».

    (Signora S.)


    Sarah Manning: «Helena è la mia sorella gemella, ha il diritto di sapere».
    Signora S.: «Perchè avete condiviso un utero?».


    «Sestra! You're my twin sister».

    (Helena.)


    «Non voglio essere tua sorella, stupida. Senti, volevo solo che sapessi che non sei l'originale. Capito? Sei nata grazie alla scienza e non grazie all'immacolata concezione o chissà che cazzata ti ha raccontato Tomas».

    (Sarah Manning.)


    «Non sei più un'orfana, Sarah. Ti abbiamo trovata e il mio ruolo è quello di portarti all'autoconsapevolezza».

    (Rachel.)


    «Tu aggiusti i cloni, fantastico».

    (Sarah Manning.)


    [Riferito a Delphine]
    «Stupida stronza bisognosa d'attenzioni».

    (Felix Dawkins.)


    «Vogliono tutti aiutarci».

    (Sarah Manning.)


    «Tutta questa storia puzza».

    (Angela.)


    «E' l'occasione perfetta per allontanare i bambini da questo ambiente inquinato».

    (Aynsley.)


    «Sai, se Sarah fosse qui, prenderebbe a calci il tuo culo secco».

    (Felix Dawkins.)


    «Ora sono dalla tua parte. Per favore, credimi. Devi fidarti di qualcuno».

    (Delphine Cormier.)


    «Come possono essere così diverse due gemelle? Siete come il giorno e la notte».

    (Amelia.)


    [Dopo aver pugnalato Amelia]
    «Mi hai dato a loro. Hai permesso loro di rendermi così».

    (Helena.)


    «Ci sei mancata, sorella. Unisciti a noi!».

    (Helena.)


    «Io sono 324b21».

    (Cosima Niehaus.)


    «Moja sestra».

    (Helena.)


    «She's dead, psyco».

    (Sarah Manning.)


    «Hai ucciso la persona che sognavo di incontrare da tutta una vita».

    (Sarah Manning.)


    Helena: «Lei ci ha separate, ci ha divise. Ma ora siamo insieme».
    Sarah Manning: «No, non lo siamo. Tu non sei niente per me: solo una stronza folle che indossa la mia maglietta».
    Helena: «London Calling».


    «Gli scienziati avevano creato una piccola creatura e poi ci siamo divise in due. Perciò non posso ucciderti, sorella, e tu non puoi uccidermi».

    (Helena.)


    Helena: «Sarah, noi siamo una famiglia».
    Sarah Manning: «Io ho già una famiglia».


    Sarah Manning: «Si?».
    Cosima Niehaus: «Sarah, non puoi fare l'accordo».
    Sarah Manning: «Perchè no?».
    Cosima Niehaus: «La libertà che promettono è una cazzata. Sono dei bugiardi. Quella sequenza sintetica, il codice a barre di cui ti ho parlato? E' un brevetto».
    Sarah Manning: «Un brevetto?».
    Cosima Niehaus: «Siamo proprietà di qualcuno. I nostri corpi, la nostra biologia, tutto ciò che siamo, tutto ciò che diventiamo appartiene a loro. Sarah, potrebbero volersi prendere Kira».


    [e-mail inviata a Rachel da parte di Sarah]
    «UP YOURS, PROCLONE!».


    [e-mail inviata a Rachel da parte di Sarah]
    «VAFFANCULO, PROCLONE!».

    (Sarah Manning.)


    «Sai cosa fare».

    (Rachel.)


    «Questo organismo e il materiale genetico derivato è di proprietà intellettuale limitata».

    (Ciò che c'è scritto nella sequenza sintetica se criptata.)


    «Sono malata, Delphine».

    (Cosima Niehaus.)



    asko



    Edited by pïnkman - 23/10/2014, 14:49
     
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  2. rossochiaro
     
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    il bello di questo forum è che se vi dico ora che mi sono appena sparata i primi cinque episodi, uno dopo l'altro, senza dubbi, senza rimorsi e senza vergogna e senza macchia e senza paura, mi credete. mi sento capita :')
    mi piace da matti! la storia, i nomi degli episodi (che sono una chicca, un tocco di classe) ma soprattutto l'attrice protagonista! e la parte di Cosima, siamo portatrici sane di dreadlocks! (:
    sono assolutamente ossessionata, proseguirò ora a finirmi la serie e sono contenta di scoprire che nessuno ha ancora tirato giù le citazioni della seconda stagione! (che sto attualmente scaricando per iniziarla immediatamente dopo l'ultimo episodio!)
    so, stay tuned!
     
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1 replies since 30/12/2013, 20:56   3354 views
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