percy jackson e gli dei dell'olimpo — la maledizione del titano

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  1. frãulein
     
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    «-Ma come tornerete a casa? Sono un pò preoccupata, Percy.
    Sperai di non arrossire. Era già abbastanza umiliante dover dipendere da un passaggio di mia madre per andare a combattere le mie battaglie».


    «Il Grande Risveglio è cominciato».


    «-Sei davvero il figlio di Poseidone?
    -Bè, sì.
    -Allora sarai un surfista eccezionale, giusto?».

    (Nico di Angelo e Percy Jackson.)


    «-La mia età ti sorprende?- chiese.
    -Ehm... un pò.
    -Potrei apparire come una donna adulta o come un fuoco ardente o qualsiasi altra cosa volessi, ma queste sono le sembienze che preferisco. Questa è l'età media delle mie Cacciatrici, e di tutte le fanciulle di cui sono patrona, prima che si perdano.
    -Prima che si perdano?- domandai
    -Prima che crescano. Che si innamorino dei ragazzi. Che diventino sciocche, tormentate, insicure. Prima che dimentichino se stesse».

    (Artemide e Percy Jackson.)


    «Le dee possono pregare?».

    (Percy Jackson.)


    «Le Cacciatrici mi seguono nelle mie avventure. Sono le mie ancelle, le mie compagne d'armi, le mie sorelle. Dopo avermi fatto voto di fedeltà, sono immortali, sì... a meno che non cadano in battaglia, il che è improbabile. O non infrangano il giuramento.
    -Che giuramento?- chiesi.
    -Di ripudiare l'amore per sempre- rispose Artemide. -Di non crescere mai, di non sposarsi mai. Di restare fanciulle in eterno».

    (Artemide e Percy Jackson.)


    «E' ora che tu faccia la conoscenza del mio irresponsabile gemello: Apollo».

    (Artemide.)


    «-Come biasimarla?- la interruppe Grover. -L'eternità con Artemide?- fece un sospirone.
    Talia alzò gli occhi al cielo -Satiri, siete tutti cotti di Artemide. Non capite che non sarete mai ricambiati?
    -Ma è così... amante della natura- replicò lui in tono svenevole.
    -Sei proprio fuori- ribattè Talia.
    -Fuori come una stella che splende nel cielo, sì- ammise lui con tono sognante».

    (Grover e Talia.)


    «-Era ora. E' così pigro d'inverno
    -Lei, ehm, si riferisce al sorgere del sole?- chiesi.
    -A mio fratello, sì».

    (Artemide e Percy Jackson.)


    [Riferita al fratello Apollo] «Lascialo parcheggiare prima».

    (Artemide.)


    «Erba e neve / Artemide soccorro / Quanto sono forte
    Ci guardò con un gran sorriso in attesa dell'applauso.
    -L'ultimo verso era di sei sillabe- commentò Artemide.
    Apollo si accigliò. -Davvero?
    -Sì. Prova con: sono un esaltato».

    (Apollo e Artemide.)


    «Ci sono! Sono un figo. Cinque sillabe!».

    (Apollo.)


    [Rivolto a Talia, riferito al mito di Dafne] «La figlia di Zeus, eh? In pratica sei la mia sorellastra. Una volta eri un albero, giusto? Felice di riaverti fra noi. Non sopporto quando trasformano le belle ragazze in alberi. Cavolo, mi ricordo di quella volta...».

    (Apollo.)


    [Rivolta al fratello Apollo] «Non aiutare le mie cacciatrici. Non le guardare, non parlare con loro, non flirtare con loro. E non chiamarle "dolcezza"».

    (Artemide.)


    «Questo carro è costruito con i sogni che gli uomini hanno sul sole, figliolo. E' antico quando la civiltà occidentale. Ogni giorno percorre il cielo da est a ovest, illuminando ogni più piccola vita mortale. Il carro è la manifestazione del potere del sole, così come i mortali lo percepiscono».

    (Apollo.)


    [Rivolto al Signor D/Dioniso] «Lei è quello del vino? Non ci credo!».

    (Nico di Angelo.)


    «-Io, ehm... ero accampato davanti alla casa di Artemide
    -Ma perchè?
    -Solo per... ecco, stare vicino alle ragazze.
    -sei un maniaco con gli zoccoli».

    (Grover e Percy Jackson.)


    «-Rapita? Come si fa a rapire una dea immortale? E' possibile?
    -Sì. Cioè, a Persefone è successo.
    -Ma lei era solo, cosa? La dea dei fiori?
    Grover fece una faccia offesa. -Della primavera!».

    (Percy Jackson e Grover.)


    «Cinque andranno a ovest dalla dea in catene.
    Uno si perderà nella terra dove mai pioggia viene.
    Il flagello dell'Olimpo la strada saprà mostrare.
    Il campo e le Cacciatrici insieme potranno trionfare.
    La maledizione del Titano uno dovrà patire,
    e per mano di un genitore, un altro dovrà perire
    ».


    «-Le Cacciatrici non hanno bisogno di ausilio.
    -Aiuto- brontolò Talia, -Nessuno dice più ausilio da almeno trecento anni,Zoe. Aggiornati».

    (Zoe Nightshade e Talia.)


    [Rivolto a Talia] «Non c'è problema. Solo che... la figlia di Zeus, Signore del Cielo, che soffre di vertigini?».

    (Percy Jackson.)


    [Riferito a Afrodite] «Quando la vidi, rimasi a bocca spalancata. Dimenticai il mio nome. Dimenticai dove fossi. Sopratutto, dimenticai come si fa a formulare delle frasi di senso compiuto. Indossava un abito di seta rosso e i capelli erano pettinati in una cascata di riccioli. Aveva il volto più bello che avessi mai visto: trucco perfetto, sguardo abbagliante, un sorriso che avrebbe rischiarato anche la faccia oscura della luna».


    [Riferito a Afrodite] «Credeva talmente tanto nell'amore che era impossibile non farsi venire le vertigini quando ne parlava».


    [Rivolta a Percy Jackson] «Sei così carino. Vorrei che tutte le mie figlie potessero spezzare il cuore di un ragazzo come te».

    (Afrodite.)


    [Rivolta a Percy Jackson] «E fa' attenzione nel territorio di mio marito, Percy. Non prendere nulla. Ci tiene così tanto a tutte le sue cianfrusaglie».

    (Afrodite.)


    «E' lì per una ragione. Ogni cosa gettata in questa discarica, qui deve rimanere. E' difettosa. O maledetta».

    (Zoe Nightshade.)


    «Dov'è Chirone?- gridai.
    -Che maleducato- il signor D bevve un gran sorso da una bottiglia di succo d'uva. -E' così che si saluta?
    -Salve- mi corressi. -Stiamo per morire! Dov'è Chirone?».

    (Percy Jackson e Dioniso "Signor D".)


    «-I draghi masticano foglie di eucalipto?
    -Credimi, se avessi l'alito dei draghi, anche tu masticheresti eucalipto».

    (Percy Jackson e Zoe Nightshade.)


    [Riferita a Zeus] «-E per mano di un genitore, uno dovrà perire- mormorò lei -Maledetto. Vuoi distruggere me? Me?- mi ci volle un secondo per comprendere che stava parlando di suo padre».

    (Talia.)


    «I pomi dell'immortalità. Il dono di nozze di Zeus a Era».

    (Zoe Nightshade.)


    «-Cos'è il Monte Otri?- domandai sentendomi il solito idiota.
    -Il monte-fortezza dei Titani- rispose Zoe -nella Prima Guerra, Olimpo e Otri erano le due capitali rivali del mondo».

    (Percy Jackson e Zoe Nightshade.)


    «Il fatto che sia qui, su questa montagna, è un pessimo segno
    -Perchè?
    -Questa è la montagna di Atlante. Luogo dove sorregge. Il luogo in cui un tempo sorreggeva la volta del cielo».

    (Zoe Nightshade e Percy Jackson.)


    «Quante poche cose comprendi, giovincello. Questo è il punto in cui il cielo e la terra s'incontrarono per la prima volta, il luogo in cui Urano e Gaia diedero alla luce i loro possenti figli, i Tatani. Il cielo brama ancora di abbracciare la terra. Qualcuno deve tenerlo a bada, altrimenti si schianterebbe qui, randendo al suolo la montagna all'istante, e ogni altra cosa nel raggio di centinaia di leghe».

    (Atlante.)


    [Riferita alla slitta di Artemide trainata da un cervo] «-Come la slitta di Babbo Natale-
    Artemide ebbe il garbo di voltarsi e rispondere: -Esatto, giovane mezzosangue. Da dove pensi che abbia avuto origine quella leggenda?».

    (Percy Jackson e Artemide.)


    «Che il mondo ti onori, mia Cacciatrice. Vivi per sempre nelle stelle».

    (Artemide.)


    [Riferito a Artemide] «Bè, davvero impressionante. Anche se devo ammettere che preferisco ancora Atena».

    (Dottor Chase.)


    «E' una sfortuna che mio padre, Zeus, e mio zio, Poseidone, abbiano scelto d'infrangere il loro giuramento. Solo Ade ha mantenuto la parola, un fatto che trovo alquanto ironico».

    (Atena.)


    «Controllare le profezie non funziona mai».

    (Percy Jackson.)


    «Esistono le feste, e poi esistono le feste pazzesche, fantasmagoriche, straordinarie. Dopodiche esistono le feste dell'Olimpo. Se dovesse mai capitarvi di scegliere, optate per queste ultime».


    [Rivolto a Percy Jackson] «Fai il bravo, figlio mio. Potremmo non parlarci più per diverso tempo».

    (Poseidone.)


    «-Crono lo conosce, anche se tu non sai qual è. Egli è molto bravo a studiare i suoi nemici. Rifletti, Percy. Come ti ha manipolato? Prima, ti hanno portato via tua madre. Poi il tuo migliore amico, Grover. Ora mia figlia, Annabeth. In ogni caso, coloro che ami sono stati usati per farti cadere nelle trappole di Crono. Il tuo difetto fatale è la lealtà, Percy. Tu non sai quanto è il momento di limitare le perdite. Per salvare un amico, sacrificheresti il mondo. Nell'eroe della profezia, questo è molto, molto pericoloso
    -Questo non è un difetto. Solo perchè voglio aiutare i miei amici...
    -I difetti più pericolosi sono le qualità, prese con moderazione. Il male è facile da combattere. La mancanza di saggezza... è molto difficile».

    (Atena e Percy Jackson.)


    «-Non si possono nascondere le cose agli Dei. Non per sempre
    -Non per sempre. Mi bastano due anni. Finchè non ne compirò sedici
    -Ma Percy, questo significa che forse la profezia non riguarda te. Potrebbe riguardare Nico. Dobbiamo
    -No, io scelgo la profezia. Riguarderà me.
    -Perchè fai così? Vuoi essere responsabile per il mondo intero?».

    (Grover, Percy Jackson e Annabeth.)


    libro di Rick Riordan




    percy jackson e gli dei dell'olimpo — il ladro di fulmini
    percy jackson e gli dei dell'olimpo — il mare dei mostri


    asko




    Edited by frãulein - 10/1/2014, 16:31
     
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  2. frãulein
     
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    UPDATE libro concluso, che dire, ci ho messo più del dovuto ma anche causa pigrizia xD di suo resta un gioiellino, se l'avessi letto a 12 anni me lo sarei gustato anche di più direi. ad ogni modo è sempre piacevole e divertente e non c'è mai nulla di doppio in mezzo a tutte quelle leggende e miti greci. ne sai parecchio un sacco, caro Rick!
     
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1 replies since 24/12/2013, 17:44   1765 views
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