sinbad la leggenda dei sette mari

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  1. ‚gauloises
     
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    «Sveglia bellezze mie. Alzatevi e splendete. E' un nuovo giorno, e il mondo dei mortali è in pace, ... ma non per molto. Ma tu guardali! Tira solo un piccolo filo e tutto il loro mondo si discioglie nel caos, il glorioso caos.»

    (Eris la Dea del Caos.)



    «Inizino i giochi.»

    (Eris la Dea del Caos.)




    Sinbad: «Combatti ancora come una vecchietta.»
    Proteo: «Sinbad?»


    «Farei volentieri due chiacchere, ma ho cose da fare, posti dove andare, roba da rubare.»

    (Sinbad.)



    «Ne hanno parlato, ne hanno scritto, non l'avevo mai visto.»

    (Sinbad.)



    Proteo: «Non dirai sul serio! Sparisci per dieci anni, ricompari e mi derubi?!»
    Sinbad: «Vorrei non si trattasse di te, giuro.»


    Sinbad: «Proteo, avevamo un saluto in codice, parole cifrate, un nascondiglio segreto. Era uno spasso veramente, ma eravamo ragazzi?»
    Proteo: «Eravamo amici!»


    Proteo: «Il libro della Pace protegge tutti noi delle 12 città.»
    Sinbad: «Esatto. Immagina quanto i tutti noi pagherebbero per riaverlo!»


    «Vola Scheggia.»

    (Sinbad.)





    Proteo: «Ehi, fermo! Vuoi scappare?»
    Sinbad: «Mmm, già!»


    «Dagli un aumento a quello.»

    (Sinbad.)




    Proteo: «Qual'è il piano?»
    Sinbad: «Se fosse "NON restarci secco"?»


    Eris: «La giornata sembrava così promettente. E ora guarda: il mio mostro marino è morto, e ancora non ho il libro della pace. Tutto per colpa tua Sinbad.»
    Sinbad: «Ah, e tu sei?»


    «Sinbad, tu non ce l'hai un cuore, è questo che mi piace di te.»

    (Eris la Dea del Caos.)





    «Non pensi abbastanza in grande Sinbad. Rubi il libro per il riscatto e sei ricco a sufficienza per bivaccare su un isola. Rubi il libro per me, e puoi comprartela la spiaggia, l'isola. Il mondo.»

    (Eris la Dea del Caos.)




    «Sinbad, quando una dea dà la sua parola, è vincolata per l'eternità.»

    (Eris la Dea del Caos.)





    Sinbad: «Tartaro ... ci vediamo lì.»
    Eris: «E' un appuntamento. Dunque dov'eravamo? Ah sì, stavi trattenendo il fiato.»


    Dritto: «Che è successo là giù?»
    Sinbad: «Se te lo dicessi non mi crederesti.»
    Dritto: «Provaci.»
    Sinbad: «Va bene. Ecco qua: ho incontrato Eris, la dea del Caos si è presa una bella cotta per me, e mi ha invitato a casa sua.»


    Sinbad: «Scommetto 10 corone che state per mettere via le spade.»
    Guardia: «Accetto la scommessa!»
    Proteo: «Guardie. Mettete via le spade.»


    «E così questo è lo scellerato Sinbad. Ho saputo tutto questa mattina. Prima volevate derubare Proteo, e poi gli avete salvato la vita. Perciò cosa siete? Un ladro o un eroe?»

    (Marina.)




    «Proteo, la cosa funziona così: prima commetto un reato, e poi mi si accusa di averlo commesso!»

    (Sinbad.)





    Dritto: «E dove stiamo andando?»
    Sinbad: «Alle Fiji.»
    Dritto: «Alle Fiji? In questo periodo?»
    Sinbad: «Pensa alle spiaggie.»
    Dritto: «Oh splendide se ti piacciono le zanzare.»
    Sinbad: «Pensa al sole.»
    Dritto: «E' la stagione dei monsoni.»
    Sinbad: «Aaah pensa alle donne!»
    Dritto: «Sono, cannibali Sinbad.»
    Sinbad: «Eeesatto.»


    «Ti presento il tuo nuovo compagno di cuccetta. Veramente sei tu la sua nuova compagna di cuccetta, la cuccetta è sua. Ti auguriamo uno splendido soggiorno a bordo della Chimera, ah! Se ti si avvinghia alla gamba, vuol dire che gli piaci.»

    (Sinbad.)





    «Guarda!! Queste moganature sono arrivate direttamente da Damasco! Dico, hai idea di cosa ho passato per rubarle?!»

    (Sinbad.)





    [dopo aver litigato, e ancora arrabbiati l'un l'altro.]
    Marina: «Cosa c'è?!»
    Sinbad: «Grazie!»
    Marina: «Non c'è di che!»
    Sinbad: «Ma figurati!»
    Marina: «Non ti preoccupare!»
    Sinbad: «Stai tranquilla!»
    Marina: «Bene!»
    Sinbad: «Addio!»
    Marina: «Addio a te!»


    «Come può una donna sola, fare tanti danni.»

    (Sinbad.)





    Lercio: «Sai, dovresti essere un tantinello più cortese.»
    Sinbad: «Ah bene, ci mancava una lezione di etichetta da un topo di sentina.»


    «Senti bella, ho visto i ricchi bamboccioni con cui te ne vai in giro. Io sono il solo uomo che tu abbia mai conosciuto.»

    (Sinbad.)





    «Basta con le chiacchere. Sentiamo qualche bell'urlo.»

    (Eris la Dea del Caos.)




    Marina: «Questa vita è giusta per te.»
    Sinbad: «Sì, non sono fatto per la terra ferma. E tu? E' la terra che vuoi? O il mare?»
    Marina: «Ho sempre amato il mare, ho persino sognato di passarci la vita. Ma non era nel mio destino. Ho delle responsabilità a Siracusa.»


    «Ho girato tutto il mondo. Visto cose che nessun' altro ha visto. Ma nulla, nulla è paragonabile al mare aperto.»

    (Sinbad.)





    Sinbad: «Lui è un principe, e io ... però non sono mai stato invidioso di lui, finchè una mattina arrivò in porto, una nave. A bordo c'era il suo futuro. Era la cosa più bella che avessi mai visto.»
    Marina: «Cosa c'era su quella nave?»
    Sinbad: «Tu.»


    «Fissare tutte le vele! Tutti al centro della nave! E preghiamo gli dei, forse tra poco gli incontriamo.»

    (Sinbad.)





    Sinbad: «Signori, è stato un privilegio rubare con voi!»
    Marina: «Io vengo con te. E non dirmi che il Regno del Caos, non è il posto per una donna.»
    Sinbad: «Questo non lo direi mai.»


    «Bravo. Nessun mortale aveva raggiunto Tartaro prima d'ora. Vivo intendo.»

    (Eris la Dea del Caos.)





    «Voi umani siete così prevedibili!»

    (Eris la Dea del Caos.)





    «Guardala Sinbad! Proteo non è ancora nella tomba, e tu ti fai sotto con la sua donna. Ammettilo, la tua anima è nera quanto la mia.»

    (Eris la Dea del Caos.)





    Eris: «Come hai osato? Andava tutto meravigliosamente, e ora mi fai questo!»
    Sinbad: «Eris, io non capisco.»
    Eris: «Non fare il tonto con me. Forse puoi imbrogliare queste persone, ma io so chi sei! Sei egoista, senza princìpi, e bugiardo!»


    Sinbad: «Bene, bene bene. Dev'essere un tantino imbarazzante per te Eris.»
    Eris: «Non forzare la sorte Sinbad. Sei carino, ma non sei l'unico. E per tua fortuna ho posti dove andare, cose da distruggere, roba da rubare. Ciao.»


    «Mari calmi, venti favorevoli. Non c'è niente da dire.»

    (Sinbad.)





    «Marina segui il tuo cuore. Il mio è qui a Siracusa. Il tuo sta salpando con la prossima marea.»

    (Proteo.)




    Marina: «Chiedo scusa Capitano. Presto bisognerà sostituire tutti i giunti. Le funi di mezzana vanno rinforzate!»
    Sinbad: «Questi giunti vengono dal Mar Gelsomino, è dall'altra parte del mondo!»
    Marina: «Conviene muoversi allora.»
    Sinbad: «Beh sai, vuol dire attraversare la tana dell'Idra. L'antro del Minotauro. Il covo dei Ciclopi. La grotta della Sibilla Cumana, e il Mar della Cina. E' un lunghissimo viaggio, ed è molto molto pericoloso.»
    Marina: «Non temere ti proteggerò io.»




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    Edited by deeproller - 26/12/2014, 00:24
     
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