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    ka mate, ka ora


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    ma come è possibile che non abbiate un topic per Il Gladiatore? ç_ç x

     
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  2. gypsÿ
     
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    Oh non c'è nemmeno il LOTR ma a volte capita che si evita di prenderle da internet prendendo l'occasione per vedersi il film e segnarle sul momento, così che abbiano un senso cronologico del film. Non sempre lo facciamo ma ci piace farlo. Anyway prossimamente lo apro volentieri io Il Gladiatore (:
     
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    ka mate, ka ora


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    se mettete me finirei per scrivervi tutti il copione del film ♥
     
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  4. gypsÿ
     
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    Ebbè dici poco?? E' un filmone! xD farò del mio meglio allora ^^
     
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  5. rents.
     
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    Radiofreccia

    Buonanotte... qui è Radio Raptus... e io sono Benassi... Ivan. Forse lì c'è qualcuno che non dorme, be' comunque che ci siate oppure no, io c'ho una cosa da dire. Oggi ho avuto una discussione con un mio amico; lui... lui è uno di quelli bravi, bravi a credere a quello in cui gli dicono di credere. Lui dice che se uno non crede in certe cose non crede in niente. Be' non è vero... anch'io credo...Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards.
    Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa che vuole l'affitto ogni primo del mese.
    Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi.
    Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa.
    Credo che non sia tutto qua, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche Dio.
    Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose.
    Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono.
    Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx.
    Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri. Credo che per credere, certi momenti ti serve molta energia. Ecco, allora vedete un po' di ricaricare le vostre scorte con questo... (Freccia) [Parlando alla radio]

    Mi scaldi una birra? (Bruno al barista Adolfo)


    Quante volte ve lo devo dire! La vita non è perfetta, le vite nei film sono perfette, belle o brutte, ma perfette, nei film non ci sono tempi morti, la vita è piena di tempi morti, nei film sai sempre come va a finire, nella vita non lo sai mai. (Bonanza)

    Invece le canzoni non ti tradiscono. Anche chi le fa può tradirti, ma le canzoni, le tue canzoni, quelle che per te hanno voluto dire qualcosa, le trovi sempre lì, quando tu vuoi trovarle. Intatte. Non importa se cambierà chi le ha cantate. Se volete sapere la mia delle canzoni, delle vostre canzoni vi potete fidare. (Bruno) [Parlando alla radio]

    Si dice che non c'è niente di peggio che perdere la testa per chi non la perde per te. (Bruno)

    Tito: Allora Freccia? Come va?
    Freccia: Male... sono morto!
    Tito: Non far l'asino, dico davvero.
    Freccia: Anch'io dico davvero.

    Si però sta calmo Bruno che sennò ti parte un embolo (Freccia)

    Iena : A me piacerebbe sapere cosa ci andiamo a fare al Plutonio
    Boris : Al Plutonio si va per cercare di inzuppare il biscottino
    Iena : Allora ci siamo sempre andati per niente
    Boris : Parla per te. Due di coppe

    Freccia: Buono il tuo caffè, sa di fosso.
    Adolfo: Allora gli stronzi come te non dovrebbero berlo, dovrebbero galleggiarci in cima.

    Boris: Ciccio, la radio è un hobby. Potevi essere maniaco di francobolli, di pesci gatto o di che cazzo ne so. Dai, avrai comunque le tue trecentomila al mese. Cambierai la 127 ogni tre anni, ti sposerai Ilaria, perché quelli come te sposano sempre quella che hanno conosciuto alle medie.
    Bruno: Cosa vuol dire quelli come me?
    Boris: Vuol dire quelli come te. I figli: un maschio e una femmina, se ti va male due e due. A cinquant'anni la casetta tua con tutte le grate alle finestre perché abbiamo paura degli zingari, è chiaro. Guzzerai Ilaria una volta al mese e solo quando sarete ciucchi. E poi le paste la domenica mattina, i tortelli alla vigilia, qualche petardino a capodanno. Le barzellette al bar in dialetto e l'italiano davanti al capo. Novantesimo minuto vita natural durante, la 127 lavata il sabato per portare la famiglia fuori la domenica, una vita di straordinari per comprarti lo Zodiac per le gite sul Po, e tre o quattrocento hobby nuovi perché il tempo libero ti ammazza. Gran sballo. Quelli come te sono anche capaci di fare volontariato alla croce rossa.
    Bruno: Quelli come me quelli come te li mandano affanculo. [Bruno si alza dalla sedia e se ne va]
    Tito: Anche quelli come me!
    Boris: Quelli come voi sono i prossimi Kingo, Virus, Bonanza...
    Tito: Tutta gente che ha deciso come stare al mondo. Quelli come te l'unica cosa che fanno al mondo è dire agli altri come dovrebbero starci. [Tito se ne va. Freccia ride tra sé e sè]
    Boris: [A Freccia] Cazzo ridi te? Credi di stare meglio?
    Freccia: No, io non credo niente. Credo solo che sei un po' stronzo.
    Boris: Hai ragione a non credere a niente. Non hai mai creduto in niente. Niente Dio. Politica, per carità: PCI, DC, bombe, non bombe, è lo stesso. E il bello è che non te ne frega davvero niente. Te ne stai qui, a fare lo sborone con queste due o tre cosine. Ma è facile cocco, così è molto facile.
    Freccia: Amen

    Freccia : Oh Kingo! Non so se lo sai ma sei vestito da Elvis
    Kingo : Oh Ciccio! Non son vestito da Elvis , son vestito da Kingo. E' diverso!

    Freccia: O si fa la Radio..o si muore!
    Iena : Ma vai a cagare!

    Sei stato sempre becco papà. Lo sapevano tutti, e secondo me lo sapevi anche te. Però io ti capisco, perché si, insomma io non ne so niente di Freud, non Freud. Però la mamma fa proprio un gran sangue! Insomma io lo capisco che per una così si può perdere la testa, il problema però è che non si può avere l'esclusiva su di una come lei. E te hai sempre chiuso gli occhi. Tua mamma è come una gatta, si fa viva quando vuole lei. Se ne frega se hai bisogno te. Ma quante volte me l'hai detto? ( Freccia visitando la tomba del padre)

    Mamma di Freccia : Hai vent'anni .. hai un lavoro!
    Freccia : E una madre vacca!

    Bruno (alla radio) : Qui al borgo chi si faceva le pere aveva nome, cognome e soprannome, ed erano nomi cognomi e soprannomi che aloro volta stavano sulle dita di una mano. Uno di questi nomi cognomi e soprannomi era Ivan Benassi, detto Freccia per via di una voglia a forma di freccia che aveva su una tempia. La radio si chiamava radio Raptus e cominciò a chiamarsi Radiofreccia il giorno in cui lo trovarono in un fosso, era lì già da un pò e toccò ad uno di noi riconoscerlo...
    Ora io non so se vi è mai capitata una roba così, ma c’è un momento in cui ti arrendi...è il momento in cui : “è proprio lui”. Poi smette di farti senso, perchè passi un altro brutto momento,sai che non lo rivedrai mai più...Freccia uno dei più bei funerali del borgo, la banda suonò “Can’t help falling in love”, il pezzo con cui Elvis chiudeva i suoi concerti...

    Ascoltatore (telefonando alla radio) : Adesso mi hanno detto che chiudete. E allora volevo salutare Radiofreccia. Quella vecchia però , quella che fu.

    Boris : Andiamo a siluri?
    Freccia : Andiamo a siluri.

    (Boris ha avuto un rapporto con Nadia , moglie di Iena al loro matrimonio. Dopo esser stato visto da Freccia se ne va.) Freccia : mi sa che abbiamo bisogno di un passaggio.

    (Facendo l'autostop nessuno si ferma ) Bruno : Bel cazzo di giornata.

    Bruno : Ti va se parliamo un po?
    Freccia : Di cosa di Boris?
    Bruno: Se ti va anche di quello.
    Freccia : Altrimenti?
    Bruno : Altrimenti lo sai.
    Freccia : Brutto argomento ( se ne va)
    Bruno rivolto a Tito : Ti va se parliamo un po'?
    Tito : Di cosa di Boris?
    Bruno : Se ti va anche di quello.
    Tito : Sennò?
    Bruno : sennò vedete di andare a cagare tutti

    (Ligabue nella parte di uno speaker) : "Siete su Radio King da Reggio, solo musica buona, solo la musica che ci pare, per le vostre richieste chiamate il 581363, i pezzi brutti non ve li passiamo",

    Bruno : Sono le 22:00 di questo 20 giugno 1993. Due ore, ci restano due ore, dopo di che il segnale di Radiofreccia verrà spento per sempre.

     
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    Febbre da fieno

    «Questa brezza leggera, silenziosa e quasi timida è il ponentino, il vento di Roma. Le legende popolari dicono sia il vento che dà agli innamorati timidi il coraggio di farsi avanti sussurando nell'aria parole d'amore mai dette. Ma ci sono volte in cui questo vento capriccioso si diverte a soffiar via lontano i nostri sogni più nascosti. Il ponentino trasporta messaggi d'amore per le strade, i libri, le piazze di Roma. Eccola Roma, la mia città... e questa è la mia storia e di come ho imparato che quando tutto sembra andare per il verso giusto, basta un soffio di vento a cambiarci la vita.»
    (Camilla.)

    «Ci sono giornate in cui tutto sembra possibile.»
    (Camilla.)

    Stefano: «Come hai detto che ti chiami?»
    Camilla: «Veramente non l'ho detto, Camilla.»

    Stefano: «E poi voi siete bravi in altri cose!»
    Matteo: «Cosa?»
    Stefano: «...eh..!»

    «Oh, vedi che te devi laureà!»
    (Giggio.)

    «Le relazioni sono tutte complicate: quelle che si hanno, non si apprezzano, quelle che si vorrebbero, ci spaventano e quelle che si dovrebbero avere, non si capiscono.»
    (Camilla.)

    Giovanna: «Passato un po' di tempo,eh?»
    Matteo: «Eh. Un anno, un mese e due settimane.»

    Michelino: «Bonjour a tout le monde!»
    Patrizia: «Ciao Stefano..»
    Michelino: «Aria da funerale,eh?»

    [Michelino prende il resto del conto di Matteo]
    «Io non dò consigli gratis!»
    (Michelino.)

    Matteo: «Stavolta è diverso.»
    Frankie: «Veramente, è incredibile. Sembra che tu ti sia completamente dimenticato di quanto t'abbia fatto soffrire!»

    «Io qui,però, l'unico che continuo a vedere sbagliare sei te!»
    (Frankie.)

    [Riferito a Frankie]
    «E tu che sei innamorata di Jude Law?»
    (Matteo.)

    «Guarda, fai come ti pare. Io,però, non voglio assistere alla tua autodistruzione.»
    (Frankie.)

    Matteo: «Suo marito deve essere stato un uomo di grande gusto, si vede in ogni singolo oggetto. Un animo romantico, un uomo innamorato delle piccole cose. Questi sono i dischi che avete ballato insieme...»
    Cliente: «Mio marito era un grandissimo puttaniere!»

    [Frankie legge una lettera che ha scritto lei stessa per Jude Law]
    «Jude, tu non mi conosci, ma io non sono la solita ammiratrice. Non voglio disturbarti, assediarti, tampinarti come fanno tutti, vorrei solo che tu mi dessi una chance. Una sola. Ora che sei quei, vorrei farti vedere Roma in una bellissima giornata d'autunno, vorrei portarti a fare un pic nic a villa Sciarra mentre ascoltiamo la musica delle vecchie giostre. Questi sono i miei fiori preferiti, spero ti piacciano. Non verrò a disturbarti, però ti lascio l'indirizzo di dove lavoro. Ti penso. Frankie.»
    (Frankie.)

    Matteo: «Sono felice, ho tutto quello che voglio.»
    Giovanna: «Beato te, a me qualcosa manca.»

    Matteo: «Ma io sono pronto per diventare padre?»
    Michelino: «No, tu non hai soldi per fare il padre.»

    «In momenti come questo, quando tutto sembra essere perfetto, ci si convince che allora non è poi così sbagliato correre dietro ad un'illusione. Anche solo per pochi istanti.»
    (Camilla.)

    «Quindi è ufficiale: sei un autolesionista allora!»
    (Frankie.)

    [Parlando con Giggio del fatto che lei è innamorata di Jude Law]
    Frankie: «Senti.. ma te la posso leggere una lettera che gli ho scritto? Non l'ho ancora spedita eh!»
    Giggio: «Si,si!»
    Frankie: «Oh, giura di non ridere! Ok? Comincia così: ancora io Jude, io che oggi ti ho quasi toccato con un dito senza che tu sappia nemmeno che esisto. Non smetto di pensarti e di saperti così vicino ed irrangiungibile. Ma sarà amore questo, questo sentimento di irrefrenabile malinconia, incontenibile gioia? E' così simile alla follia, all'ossessione eppure è così dolce. Non c'è spiegazione, non ci sono teoremi, non ci sono regole. Il mio cuore ha deciso di darsi a te ed io non mi vergogno nel dichiararmi, nell'aprirmi,nel mostrarti tutte le mie debolezza. A te che non sai neanche che esisto ma a cui sarò sempre grata per avermi fatto provare questo sentimento meraviglioso.»

    [Giggio piange per la lettera di Frankie e arriva Camilla]
    Camilla: «Giggio, tutto bene?»
    Giggio: «E' sta maledetta febbre da fieno che sta in giro!»

    «Stefano, 78 giri originali. Varranno qualcosa?»
    (Camilla.)

    «Perchè hai la capacità di spegnere ogni mio entusiasmo?»
    (Stefano.)

    «E dicono che l'amore dovrebbe farci felici. La ricerca è dolorosa, il rifiuto è doloroso, l'incomprensione è dolorosa. Talvolta, perfino una fantasia d'amore fa star male. Eppure stiamo tutti nella stessa barca con una piccola lanterna ad illuminare le tenebre, a cercare una piccola luce, a sperare di essere ricambiati.. anche solo per una manciata di istanti.»
    (Camilla.)

    «E' brutto disfarsi del passato!»
    (Matteo.)

    Camilla: «Certe cose le donne le capiscono.»
    Giggio: «Secondo me,invece, voi donne non capite niente!»

    Frankie: «Ciao Stè. Per caso mi ha cercato qualcuno?»
    Stefano: «No, perchè aspettavi qualcuno?»
    Frankie: «No,no.. era così, per chiedere.»

    [Scrivendo una nuova lettera per Jude Law]
    «Caro Jude, io non so più che cosa fare...»
    (Frankie.)

    «Mi sono sempre vergognato delle mie idee.»
    (Stefano.)

    Frankie: «Qui dentro entrano soltanto nerds che,alla fine,poi, non comprano mai.»
    Michelino: «Non è vero, io ho sempre comprato!»
    Frankie: «Tu,zitto, nanetto!»

    «Io solo di uno così mi potevo innamorare. Perchè a me i ragazzi... non mi guardano, non mi vedono proprio. Per loro sono sempre l'amica!»
    (Frankie.)

    Frankie: «Matteo, se tu sta volta hai franteso, sono cazzi. No, non fare così. Voglio capire: lei che cosa ti ha detto?»
    Matteo: «Ma niente. Ha parlato,diceva che era triste, diceva che..»
    Frankie: «No, scusami. Però 'sta volta potevi chiarire, dovevi chiarire, 'sta volta! Le dovevi dire tutto quello che stai passando..»
    Matteo: «Io però ho i miei tempi,capito?»
    Frankie: «E bravo, continuiamo ad aspettare i tuoi tempi!»

    Camilla: «Ma cos'è questa mania dei post-it? »
    Matteo: «Ma, niente. Mi servono per fissare le emozioni,sai, i momenti che sono importanti per me. Mi servono per capire però,in questo momento, non riesco a capire niente.»

    «I sogni più grandi ci mettono alla prova ponendoci di fronte a una scelta. Abbandonare la magia, l'illusione che abbiamo creato o sperare in un piccolo miracolo che capovolga le cose e ci dia una mano ad ottenere ciò che più desideriamo?»
    (Camilla.)

    [Riferito a Giovanna e non a Camilla]
    «Io posso essere l'uomo che ti darà un figlio.»
    (Matteo.)

    «Io voglio una famiglia. Ma la voglio con Gertrude, non con te.»
    (Giovanna.)

    Camilla: «Problemi?»
    Matteo: «Dobbiamo per forza parlarne?»

    Matteo: «E io che pensavo che sarei diventare padre.»
    Camilla: «Donatore di sperma,Matteo, non padre!»

    «Ma è possibile che tu non riesca a vedere le cose che hai davanti agli occhi?»
    (Camilla.)

    Camilla: «Mi dispiace.»
    Matteo: «No, smettila di dispiacerti perchè non c'è niente che ti riguardi!»
    Camilla: «E invece mi riguarda, io pensavo che noi...»
    Matteo: «Ci mancava soltanto questo!»
    Camilla: «Scusa!»
    Matteo: «Ma perchè ti scusi? Perchè? Tu mi innervosisci quando sei così buona con tutti. Pensa ai tuoi problemi sentimentali che io ho già i miei.»
    [Camilla, prima di lasciarlo solo nel negozio, gli butta in faccia una maglia]

    «Sei un po' confusa ma a tutto c'è un rimedio!»
    (Michelino.)

    «Michelino, tu la sai una cosa? Io non ho mai capito un cazzo della vita!»
    (Matteo.)

    «Ero confuso, sono confuso. Non ho chiuso occhio per una settimana, ti ho pensato sempre.Tutti i giorni. Ho bisogno di vederti, devo vederti!»
    (Matteo.)


    «La mia proverbiale incapacità di guidare il motorino. Giggio me lo diceva sempre: va a piedi... A piedi c'avrei messo troppo tempo.»
    (Camilla.)

    «Mi chiedo se Matteo l'abbia mai capito fino in fondo. Essere così vicini e non riuscire a vedersi. Rivelarsi non è facile, ora so che ne vale sempre la pena. Anche all'ultimo momento, anche se non c'è più voce, anche da lontano da dove pensiamo che non ci possa sentire più nessuno.»
    (Camilla.)

    «Qualcuno ce la fa, con un piccolo sforzo, a captare dei suoni, delle parole non dette sospese nell'aria, dei messaggi sussurrati da un alito di vento e, prima o poi, riesce, in qualche modo, a sentire tutto l'amore che gli si sarebbe voluto dare.»
    (Camilla.)
     
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